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Anno 2008
  Mario Luzi
 
Dopo la curva
 

Mario Luzi Dopo la curva,
        finito
in dirittura
    il trepidante giro
        vede il fiume con sorpresa
farsi prossima la fine
        del suo alveo,
del suo proseguimento,
venirgli incontro
l’aria della foce
        eppure non si perde
la sua lena, respira e si ravviva
d’acque reflue
    azzurre già marine
il suo incipiente agonizzare
tra i salici, le canne, il folto
tappeto d’erbe di palude.
Scintilla qua e là, s’incendia
verso la linea del mare
la poca corrente che discende.
Addio chilometri di corso,
di pazienza, d’ira,
di estasi tra gli argini
nei campi, sotto i ponti.
Prendimi, mare aperto, annullami,
ma restituiscimi alle origini,
riportami alla roccia, alla sorgente...
Questo splende nell’ambiguo alone,
mi affascina, mi confonde...