Sei anche da morta mia madre
non è stata – né importa – la nostra
la Toscana d’acque di Simone
Martini celesti sotto argille molli
ma di solo terrestre viaggio
di corriere azzurre lungo estive
surriscaldate strade e poco verde
dentro i miei vent’anni
(quanti gatti a San Gimignano
incuranti d’ogni resurrezione)
ci siamo quell’estate corrisposte
disinteressatamente come sete
a una gola o un muro alle sue foglie
arrampicate né spalancavano angeli
visioni in cuore alla campagna
solo gitanti verso sera e bianco
un cane toreava con la notte
sei anche da morta mia madre
non è stata – né importa – la nostra
la Toscana dei venti di Simone
Martini nuovi che infiammano sfiorando
ma di sola aria conchiusa in orti
di cielo ombrati di calura e voli
a scomparsa scuri dietro i colli
che a tratti t’aprivano sorrisi |
