I
-Benzoni tira giù il bandone è tardi-
ecco dunque il 43 o forse il 42
prima di settembre comunque
Non era facile no dico
non era facile non avere una tessera
certo che molti la buttarono sui tetti
e poi come gatti in calore aspidi notturne a riprenderla
non si sa mai dal nord inaspettate notizie di ritorno
C`era la fabbrica
-la Manetti creme e saponette-
e poi tre o quattro case tutte con il pozzo in giardino
cose che salvano la vita
lo snodo ferroviario
-oggi in sottofondo al traffico-
la piccola bottega di merceria
Enrico Benzoni fu Alessio
scatole di bottoni fili e trine
in quel tempo di confine che seppelliva i vivi e i morti
Un metro e 60 o poco più ma buono per la leva
-ricordate l`altezza di Vittorio
tutto fu abbassato per essere littorio-
La polmonite lo salvò dall`Africa
mai ospedale fu così gradito
con una bimba piccola ed un altro figlio in arrivo
Rifredi non era Amsterdam
ma certo le città in guerra non hanno latitudini
hanno fame sete freddo nei mattoni
nei vestiti laceri e sporchi
le macerie sono cumuli non memoria in embrione
quasi fosse un uragano di rovi
il gelido passaggio precipitoso
tra un casamento e un altro con la borsa della spesa
ed il cuore che ti si appiccica alla gola
Non ci fu tempo a settembre per essere partigiano
si doveva resistere alla vita e l`universo divenne una soffitta
11 mesi chiuso trasformato in carta da parati
La notte scendeva nel pigolio delle bombe sospese
non più come uomo era il nanino Serralocchi
e metteva la polvere negli occhi
al bimbo che non conosceva per farlo addormentare
Litterarum secreta viri pariter ac feminae ignorant
La musica dell`Antella
sentissi come l`è bella
c`è tanti di quei bambini
cappelli e piccinini
c`è zoppi c`è nani
c`è preti a 4 occhiali
c`è la vecchia che guarda in su
pereperepè zum zum
TAM TUMB TUMB TUMB TUMB TUMB TUMB TUMB
e Willem Van Maaren per fortuna era molto lontano
II
La genetica è una forma di trincea
lo sapeva lui e lo sapeva
Pentini Raffaella fu Lina
un bambino nato biondo e con occhi azzurri
arische rasse e via veloci non c`era rastrellamento
la soffitta rimaneva vergine come la santissima Maria
di cui il Benzoni leggeva le storie
nella luce clandestina e filtrata
da un`asse appoggiata all`abbaino
Si sussurrano tra loro le ogive dei mortai
gocciolano sulle verzure inesistenti
come si può amare la battaglia
chiede la figlia dieci anni appena nell`odore di polvere nera
come si può uccidere pax in nomine domini si chiede ancora
nell`ingenuità della ventata che frantuma la vetrata
-Scappa corri taglia l`aria verso il rifugio corri-
quella sarebbe la salvezza?
una cantina con un cerchio nero?
Domande infantili che nascondono un dramma
A casa in cantina abitava il lupo
il lupo Birichini quello dei capretti
-Mamma vai entra con il bimbo
non ti preoccupare le bombe non fanno poi così male-
potrebbero essere degli alleati pensa
-quindi sono buone
quindi sono buone
quindi sono buone-
Che poi il concetto di razza è solo propaganda
in qualche landa ci sono uomini così diversi da essere uguali
e non possiamo sapere capire estirpare il pigmento economico
che muove le cose sopra di noi che genera odio
che produce esalazioni mortali e pratiche aziendali
Quelle cose inutili chiamate militari
la copula ossimora
di pace e morte
di uomini e animali
Il “Sor Errico” così lo chiamavano
tutti da quando giunse lì
in terra toscana da Gravedona
pochi chilometri da Dongo
che coincidenza metamorfica quella dell`incrocio dei fuggitivi
chi lascia alla spalle il paese chi lo vede avvicinarsi alla pupilla
chi rinchiuso nella soffitta chi in fuga nella sconfitta
Maria lavava Giuseppe stirava
-Mamma di nuovo le sirene-
per la figlia che aveva
-Mamma prendi il piccolo andiamo-
per farla maritar
-Mamma il babbo mamma il babbo-
sei finta bugiarda l`amore non è per te
-Mamma gli scoppi sono forti fai scendere il babbo-
Piccina vai e strozzati che Gigi non è per te
-Mamma il babbo non è sceso-
Il forte è più potente quando è solo
III
Irruggiva il campanile del Romito
sembra un elemento tachicardico nella notte delle campagne
ecco il botto la deflorazione dell`aria
lo sventramento di un corpo solido
E`lo snodo ferroviario
che diventa scena mesozoica
crateriale aspramente primitiva
Un masso penetra la casa ma non lascia gravide le mura
Intanto a Campo di Marte
alcuni ufficiali dettero pure delle sigarette per i condannati
E le fucilazioni poi non devono essere fatte
solo tra le classi proletarie
ma soprattutto tra i dirigenti militari
politici ed aristocratici
Cosa volevate dunque da un piccolo bottegaio
che si intendeva di lirica e bibbia?
-Abimelech organizzò una banda
di vagabondi e avventurieri disposti a seguirlo-
Quando gli Israeliti videro che era morto
tornarono tutti alle loro case lontani da Villa Triste sulla Bolognese
Nullas Germanorum populis urbes habitari satis notum est
il battere dei tacchi sul selciato Confiteor Deo omnipotenti
Nachdem der Vorhang schon gefallen
hort man nach die grausenhaft
burlesken Freveltone der Satanmesse
Si alzava sì che si alzava il calore a toppe d`asfalto
che avvolge Firenze in estate
Ore 22 è il 3 agosto
La spada traccia il solco
il Sor Errico difende la sua soffitta
Non si può discutere l`utile della guerra
la decomposizione umana l`ordalia dei voltagabbana
gli ordini dati lontano dal fronte
le ossa dei ragazzi ammucchiate
senza conoscere il nome del mittente
anche se sospettava abitasse il Terzo Cielo
e quell`immagine di Cristo che lascia la croce
lasciandola vuota nella solitudine del lutto
nella solitudine del tutto
E lui diceva che dio si era ammalato e che stava sui monti d`Israele
lontano dal conflitto e dalle fosse comuni
ma in cuor suo aveva visto la testa di Cristo
mozzata e usata per giocare a carambola
-la gente muore signore
la gente muore-
I colori legano le mani che prolungano le leve
i fucili gli elmetti metallici lo scuro degli androni
i soldati neozelandesi che per primi entrarono
a Rifredi paurosi anche dei respiri dei portoni
Così li fotografarono
una lastra mnemonica una lenta cornucopia in movimento
di uscio in uscio
o perlomeno di maceria in maceria
E al sabato pomeriggio
la banda scozzese suonava e marciava
sopra il dolore o quello che rimaneva
con le gonnelle svolazzanti
trafitte dai venti che da monte Morello planavano alla piana
A 3 chilometri si camminava nell`acqua
novelli cristi vicino alle rive pietrose dei ponti
Si potrebbero trarre alcune conclusioni
che si può combattere in maniera statica ad esempio
che la lingua e le dita sono fuse nella diaspora della salvezza
quindi non erano certo
i 30 anni che aveva immaginato
e cosa avrà rivisto
quel giorno di febbraio in cui si è accasciato
i contrabbandieri nelle ore impossibili del lago
o gli scoppi nella soffitta dove resisteva con fame
e sazietà di tempo
che tutto è troppo breve
per essere riempito
che talvolta i vuoti sono così colmi
che devi cercare altrove
Mappa incompleta di lettura
“La musica dell`Antella
sentissi come l`è bella
c`è tanti di quei bambini
cappelli e piccinini
c`è zoppi c`è nani
c`è preti a 4 occhiali
c`è la vecchia che guarda in su
pereperepè zum zum
Maria lavava Giuseppe stirava
per la figlia che aveva
per farla maritar
sei finta bugiarda l`amore non è per te
Piccina vai e strozzati che Gigi non è per te”.
E` una canzone popolare fiorentina intitolata La banda di Brozzi.
Rifredi è un quartiere di Firenze.
Le citazioni in latino sono tratte quasi tutte da Tacito La Germania.
Nanino Serralocchi personaggio di una fiaba popolare, il nanino di notte mette della polvere magica negli occhi dei bambini per farli addormentare.
Wilem Van Maaren colui che tradì la famiglia Frank.
Lupo Birichini personaggio di una storia fiorentina per bambini che viveva nelle cantine buie delle case.
Villa Triste sede della banda fascista Carità sulla via Bolognese a Firenze.
La storia di Abimelech è narrata nella Bibbia.
“Intanto a Campo.... condannati” - presa da documenti dell`epoca.
“E le fucilazioni…..aristocratici”- frase di Mario Carità.
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