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"IL CONTO DEGLI ANNI"
Loriana Capecchi


Il conto degli anni

Mia madre si svegliava con le stelle
per impastare nella madia il pane
    o appendere lenzuola a cieli d’alba
mentre schiariva il graffio della luna
  finestre abbandonando a tramontana
     che fiumi d’erba avvolge
                                         curva
                              schianta
ma uccelli azzurri porta nelle braccia.
        E il giorno disegnava sulla soglia
la sagoma di un vecchio o la sua ombra
    che da solo parlava al grano
                                     al vento
  al grido di ragazzi vagabondi
    in fuga verso poggi di lavanda.
                                         Noi
    che appesi a una fionda si andava
        col cielo fra le mani ad inventare
                                     confini d’aria
                              cerchi di presente
    ignari di futuro e di passato.
Bagnava il sudore degli uomini i campi.
                                     Nel sole cicale.
                    Volavano falci
mentre scendeva il vento a rovesciare
      le margherite ai cigli delle fosse.
La vita non sfogliava calendari
    alla parete vecchia di memorie.
Lo spazio da semina a semina
 era il conto degli anni.


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