E’ l’ora di finirla con questi soprusi,
abusi e stufati! Non ne possiamo più.
E’ giunto il momento di dire basta! Ne abbiamo sin
sopra le cotiche delle loro prepotenze. Troppo sangue
è versati in quei dannatissimi salami.
Ribelliamoci! Ci hanno schiaffato in tutte le salse e
in tutte le salsicce!
Ma vi rendete conto di quel che ci fanno da secoli? Anche
nella civilissima Toscana per esempio: ci allevano in
recinti immensi, ci selezionano l’un dall’altro,
ci marchiano. Non facciamo in tempo a conoscerci tra noi,
che subito ci separano mandandoci in qua e là.
Quei coltivatori diretti, che non sono altro che contadini
zotici sotto falso nome, ti danno da mangiare le peggio
cibarie del creato (del resto, le hanno create loro…),
mescolando tutti gli avanzi in una brodaglia che puzza
più di noi! Prima mangiano, si ingozzano, si strozzano
di manicaretti e prima di scoppiare come meriterebbero,
danno quel che avanza a noi altri… Quella brodaglia
schifosa che dilaterebbe una sequoia! E così ingrassiamo,
ingrassiamo, diventiamo proverbialmente corpulenti, tarchiati
e… zacchete! Quando siamo obesi a tal punto che
non possiamo più difenderci, ci fanno fuori spietatamente.
Ma dico io, quei disgraziati… Ci scannano come serial
Killer dopo avergli fatto gratuitamente da spazzini per
tutta la vita. Che ingrati!
Adesso poi, c’è la “mucca pazza”
e allora mai più vacche. Il pollo e le galline
c’hanno la creatina (anche se per me un po’
creatine lo sono sempre state), e così niente pollame.
Gli animali da cortile sono gonfiati con gli ormoni, e
allora niente. Poi magari si rifanno il seno… Ma
lasciamo perdere… Poi i cibi transonici fanno male.
Noi, invece, facciamo bene: siamo sani, corpulenti, genuini,
belli grassi. Fregatura! E via alla fila per le mattanze
a grugnire come disgraziati! Diamoci un taglio fratelli!
In più ci chiamano porci, suini, maiali. Ce l’hanno
con noi nell’anima. Nelle imprecazioni ci schiaffano
sempre nel mezzo, come se fosse colpa nostra… «Porca
miseria sono caduto!», «Porca malora, che
mal di pancia ci ho stamani!», «Porca puttana
ho fatto tardi!». Che cosa c’entriamo noi
altri? E’ colpa mia se te ne stai a tergiversare
che sembri un Bradipo Tridattilo…
La cosa bella è che noi, spesse volte, ci sentiamo
persino in colpa. «Porca zozza, che fame che ho!».
Mi verrebbe da grugnire: «Poverino, come ti capisco.
Posso offrirti un prosciutto o una spalla?». Ed
ancora: «Porca malora, il mio bambino si è
sporcato!». «Ollapeppa! E’ colpa mia
che gli ho dato il cattivo esempio, io, che da adulto
mi sporco sempre…».
E questi sono solo alcuni esempi. Basti pensare che per
farci un complimento la gente deve bestemmiare! Allora,
a quel punto, se permettete, ci sentiamo lusingati!
Anche gli abbinamenti sessuali ci sembrano un tantino
eccessivi nei nostri confronti: «Sei andato a letto
con la mia amica?!? Ma sei un porco!». Adesso sta’
a vedere che solo noi porci facciamo all’amore…
Che le altre bestie non scopano, per caso? «Cosa
guardi quella ragazza, porco?!?». Che c’entriamo
noi: chi si è girato a guardare quella biondina
con la minigonna e stivaletti marroni che è passata
da poco ondeggiando?
Ma facciamola finita! Non vi basta di avercene fatte di
crude, di cotte e di granbiscotte! Mangiatevi il Loto,
fate festa, o almeno finitela di disprezzarci una buona
volta. Per farci qualcosa di dolce, dobbiamo andare in
Emilia, almeno ci trasformate nel crudo di Parma!
Basta con l’ingratitudine! Basta con le gratelle!
Amici suini, marciate tutti con me! La facciano finita
con il metterci in ridicolo.
Anche nelle tavolate con le porchette, per fare un altro
esempio. Persino le mele in bocca ci mettano! Lo fanno
solo con noi. Si è mai visto un coniglio con in
bocca un’albicocca, un tordo con il ribes nel becco,
o una vacca con un melone tra i denti?
Insomma, facciamola stesa e basta!
Muoviamoci fratelli maiali, grugniamo la nostra una volta
per tutte. Avanti al mio passo! Corriamo questo buRischio!
Marsch… uno-due, uno-due, uno-due… anzi, due-quattro,
due-quattro (mai dimenticare che abbiamo quattro zampe).
Avanti con quei prosc… con quelle zampette! Avanzate,
avanzate…
Ma che fate?!? Fermi, fermi! Cambiate strada!
Macchè, l’istinto ci sta portando direttamente
alla mattanza di Montespertoli! E’ proprio quello
il nostro destino. Adesso provo a fermare il plotone,
ma mi sa che siamo belli e incanalati, non abbiamo più
un posto dove andare. Poveri noi! Siamo proprio carne
da macello!
E, se tuttu va bene….
siamo Rovagnati!
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