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"LA FÓLGORE DI SAN GIMIGNANO"
Eugenio De Signoribus

è ieri

sotto la Maestà toscana
la piazzetta s’appoggia sulle mura…
oltre, la turrita città segreta
ai passeggeri


il passo sulla pietra, il confidente piccione,
la feritoia dell’educazione, scorcio
della bellezza, lama della malinconia…
la mano chiude la fólgore degli occhi


è l’ora in cui nessuno passa
e intorno a un ingabbiato pozzo
il te vedi come un altro te, sfocato
che s’allontana e svolta al richiamo
di un’altra luce o vaghezza…


e ora
verso l’approdo del crepuscolo
chi dal fuoco degli occhi si staccò
ricerca l’altro che aspettò nel fuoco
per tutta l’ora della giovinezza…


mai vana ora, mai del tutto spenta,
segreta pietra, resistente benda
di pietà


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