|
 |
 |
Agli amici del Premio
|

Cari amici,
il Premio Letterario Castelfiorentino si prende un anno di riflessione con l’intento di tornare nel 2016 con una diciassettesima edizione interamente rinnovata e arricchita. Dunque nessun bando 2015, ma un arrivederci all’edizione 2016, con formule e modalità che sicuramente risulteranno di vostro gradimento. Il Premio Letterario Castelfiorentino non smette tuttavia di essere presente tramite il sito e la pagina f, ponti attivi con il suo pubblico.
Ci mettiamo al lavoro, non perdendo di vista quella che è stata la nostra parola d’ordine nel corso dei nostri primi sedici anni: la qualità. E vi aspettiamo intanto sulla nostra pagina f, quotidianamente aggiornata con post di letteratura e cultura.
|
 |
Addio a Maria Luisa Spaziani |
Anche Maria Luisa Spaziani, nostro «premio speciale» 2002, se ne è andata. Nata a Torino il 7 dicembre 1922, la Spaziani ha rappresentato una delle voci femminili più significatove e note della poesia italiana contemporanea. Viveva a Roma, dove ieri, 1 luglio 2014, è morta e dove fu per breve tempo moglie di Elémire Zolla, celebre studioso di misticismo ed esoterismo. Ha insegnato a livello universitario Letteratura tedesca e poi, materia di cui era davvero maestra, Letteratura francese a Messina.
Dopo l’esordio nello «Specchio» di Mondadori con Le acque del sabato (1954), la poetessa ha autorevolmente attraversato il secondo Novecento e il nuovo secolo con un’ampia ed importante serie di libri: da Il gong e L’occhio del ciclone a Transito con catene, da Geometria del disordine, La stella del libero arbitrio ed Epifania dell’alfabeto a La traversata dell’oasi e La luna è già alta. La sua notevole carriera è approdata conclusivamente, a ragione, ai prestigiosi «Meridiani» di Mondadori: Tutte le poesie, con un illuminante saggio introduttivo di Paolo Lagazzi e un’ampia cronologia curata da Giancarlo Pontiggia.
Mitica figura ispiratrice della poesia montaliana (la Volpe), Maria Luisa Spaziani ha firmato numerose opere saggistiche e traduzioni, soprattutto dal francese: da Flaubert, Ronsard, Racine, Marivaux, Yourcenar, Tournier, ma anche Goethe e Saul Bellow. Autrice di teatro, scrittrice di aforismi, prose d’invenzione e racconti (Aforismi, Donne in poesia, La freccia), piace soprattutto segnalare di lei un suggestivo poemetto in ottave su Giovanna d’Arco, pubblicato nel 1990 e di recente tornato in libreria grazie alla casa editrice Interlinea. Ma è doveroso citare, a testimonianza del sodalizio intellettuale ed affettivo intercorso tra lei e Montale a partire dal 1949, le moltissime lettere del poeta a lei indirizzate e il volume di scritti autobiografici della Spaziani stessa Montale e la Volpe (2011).
Personalmente, avendola biograficamente conosciuta e frequentata, ricordo Maria Luisa Spaziani protagonista festeggiatissima e felice del nostro Premio (era, per l’esattezza, il 15 giugno 2002), ma anche piacevole e pressoché inesauribile dispensatrice di aneddoti e ricordi in varie altre circostanze: da un incontro letterario fiorentino al Caffè delle Giubbe Rosse conclusosi con una gustosa cena in loco (con noi, al nostro piccolo tavolo per tre, veicolata da amicizia su basi montaliane, Rosanna Bettarini) ad alcune riunioni di giuria e serate di premiazione del Premio Luzi a Roma.
VEDI IL VIDEO Maria Luisa Spaziani al Premio Letterario Castelfiorentino 2002
|
 |
«Premio Letterario Castelfiorentino 2014» |
Il «Premio speciale» 2014 a Valerio Magrelli |

È Valerio Magrelli il vincitore del «Premio speciale» alla carriera della XVI edizione del Premio Letterario Castelfiorentino di Poesia e Narrativa 2014. La premiazione, assieme alla proclamazione dei vincitori per l’inedito, avrà luogo a Castelfiorentino sabato 7 giugno 2014, alle ore 21, nella magnifica cornice del Teatro del Popolo.
Figura di primo piano nel panorama della poesia italiana contemporanea, prosatore, traduttore, saggista e critico letterario, Valerio Magrelli è nato a Roma nel 1957. Dopo la laurea in filosofia all’Università di Roma si dedica all’insegnamento universitario di Letteratura francese, a Pisa e a Cassino, e al lavoro di traduzione. Collabora alle pagine culturali di “Repubblica”.
Esordisce giovanissimo nel 1980 con la raccolta Ora serrata retinae, imponendosi come uno dei poeti più originali e dotati della sua generazione. Le due raccolte successive, Nature e venature (1987) ed Esercizi di tiptologia (1992), confluite insieme al primo libroe a nuovi versi nel volume Poesie e altre poesie (1980-1992) (1996), confermano la natura spiccatamente speculativa della sua pronuncia poetica interessata al rapporto tra poesia e visione, linguaggio e percezione del reale, che trova in un’ironia leggera e pensosa la sua cifra inconfondibile. Seguono altre due raccolte, Didascalie per la lettura di un giornale (1999) e Disturbi del sistema binario (2006), che continuano con ampliati sondaggi una direzione di ricerca tra le più innovative di questi anni.
Scrittore di vasta e raffinata cultura, che spazia dalla filosofia alle arti visive, dalla musica al cinema, Magrelli rivolge alla poesia la sua richiesta di riflessione sul presente – compreso il presente della poesia – saldamente ancorata ad un linguaggio di tono medio, discorsivo e d’impronta saggistica, capace di cogliere le relazioni profonde tra l’io e il mondo, tra sfera privata e dimensione pubblica, con un tratto all’apparenza svagato e in realtà dolorosamente implicato nelle contraddizioni del nostro tempo.
Nel 2003 Magrelli ha debuttato come narratore con Nel condominio di carne, a cui hanno fatto seguito i volumi in prosa poetica La vicevita. Treni e viaggi in treno (2009), Addio al calcio. Novanta racconti da un minuto (2010), e il pamphlet Il Sessantotto realizzato da Mediaset (2011). Prosegue frattanto intensa la sua attività di traduttore, che lo ha portato a dirigere per Guanda la collana “Poeti della Fenice” e poi, per Einaudi, la serie trilingue della collana "Scrittori tradotti da scrittori". Ha curato l’antologia Poeti francesi del Novecento (1989).
Tra i suoi volumi di saggi ricordiamo Profilo del dada, (1990), Vedersi vedersi. Modelli e circuiti visivi nell'opera di Paul Valéry (2002), Magica e velenosa. Roma nel racconto degli scrittori stranieri (2010), e Nero sonetto solubile. Dieci autori riscrivono una poesia di Baudelaire (2010). Ha realizzato il CD Che cos’è la poesia (2005) e i DVD Sopralluoghi (2005) e Valerio Magrelli racconta Charles Baudelaire e i “Fiori del male” (2010). Ha inoltre pubblicato Il violino di Frankestein: scritti per e sulla musica (2010). È tra gli autori del volume Scena padre (2013).
Con il recente, fortunato Geologia di un padre (2013) Magrelli ricompone in forma di romanzo i fogli sparsi della sua storia familiare, ricostruendo senza infingimenti il rapporto che lo lega alla figura paterna in sua presenza e in sua assenza. La nuova raccolta poetica Il sangue amaro (Einaudi, 2014), segna invece il ritorno dell’autore alla versificazione attraverso un approfondito e articolato riesame dei suoi nuclei ispirativi che registra un deciso slittamento sul versante di una tesa protesta civile. Il “sangue amaro” che scorre nella poesia di Magrelli, fra concentrato diarismo e flusso poematico, si confonde qui come non mai con le atmosfere inquinate del mondo odierno nella visione atterrita e sgomenta di un vuoto irreparabile.
Per la sua opera letteraria Magrelli ha ottenuto prestigiosi premi e riconoscimenti, tra cui il Premio Viareggio, il Premio Feltrinelli e il Super Mondello. I suoi libri sono tradotti in inglese, francese, spagnolo, serbo e croato.
Il «Premio Letterario Castelfiorentino»
Posto sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica e con il Patrocinio della Regione Toscana e della Provincia di Firenze, il Premio Letterario Castelfiorentino, giunto oggi alla sua XVI edizione, è organizzato dal Comune di Castelfiorentino-Assessorato alla Cultura, la Banca di Credito Cooperativo di Cambiano, il Comitato attività promozionali «Per Castello», la Confederazione Nazionale Misericordie d’Italia e l’Associazione Toscana per la Lotta contro la fibrosi cistica.
La sua giuria è composta da Marco Marchi (presidente), Maria Cristina Giglioli, Sandra Landi, Nicoletta Mainardi, Maria Sabrina Titone, Giacomo Trinci, Paolo Marini (segretario).
Vincitori del «Premio speciale» del «Castelfiorentino» nelle precedenti edizioni sono stati Mario Luzi, Maria Luisa Spaziani, Edoardo Sanguineti, Dacia Maraini, Tonino Guerra, Claudio Magris, Franco Loi, Vincenzo Cerami, Alberto Bevilacqua, Alberto Arbasino, Andrea Camilleri, Patrizia Valduga e Roberto Vecchioni, mentre nella sezione inediti sul tema In Toscana: storie e impressioni si sono affermati, conseguendo il 1° premio, Francesco Ciulli e Fabio Sassetti, Giacomo Trinci, Alberto Arletti, Eugenio De Signoribus, Ettore Baraldi e Patrizia Ferrando, Francesco Camerini e Marco Giovenale, Valentino Ronchi, Francesco Scarabicchi, Paolo Di Paolo, Cynthia Collu, Giacomo Leronni, Franca Mancinelli, Valter Ferrari, Sandro Campani e Anna Elisa De Gregorio.
La serata conclusiva di sabato 7 giugno 2014
La premiazione di Valerio Magrelli e degli autori vincitori per l’inedito avrà luogo sabato 7 giugno 2014, ore 21, al Teatro del Popolo di Castelfiorentino, Piazza Gramsci.
Alla serata, condotta dal Presidente del Premio Marco Marchi, interverranno il Sindaco di Castelfiorentino, l’Assessore alla Cultura e il Presidente della Banca di Credito Cooperativo di Cambiano Paolo Regini. I testi degli scrittori premiati saranno letti dall’attore Francesco Manetti.
Oltre alla proclamazione dei vincitori e dei segnalati per l’inedito sul tradizionale, specifico e connotante tema toscano, durante la serata saranno ufficialmente presentati e consegnati agli autori risultati vincitori e segnalati nel 2013 gli Atti della XV edizione del Premio: un libro dal titolo Siamo brevi stazioni, isole erranti e altri testi, una copia del quale sarà data in omaggio a tutti i partecipanti.
L’ingresso alla manifestazione è gratuito e aperto a tutti. Per informazioni: tel. 0571-631731 e 338-4293724 - www.premioletterariocastelfiorentino.it
|
 |
«Aspettando il Premio 2014»
Omaggio a Mario Luzi
|

Sarà un Omaggio a Mario Luzi il tema di «Aspettando il Premio 2014». L’omaggio, ideato dal Presidente del Premio Letterario Castelfiorentino Marco Marchi e tributato alla vigilia dell’attesa serata conclusiva della XVI edizione del Premio di sabato 7 giugno, avrà luogo venerdì 6 giugno 2014, alle ore 21, nella magnifica cornice del Teatro del Popolo, nell’ambito della cerimonia di premiazione del Concorso Scuola che tradizionalmente, anno dopo anno, accompagna il Premio maggiore.
L’Omaggio a Mario Luzi, indimenticabile primo “premio speciale” del Premio Letterario Castelfiorentino, è costituito dalla presentazione e dalla proiezione del documentario In Toscana. Un viaggio in versi con Mario Luzi di Marco Marchi, regia di Antonio Bartoli e Silvia Folchi. Il documentario – la cui proposta appare particolarmente in carattere con un premio letterario su tema toscano come il “Castelfiorentino” – è stato realizzato con il contributo della Regione Toscana in occasione del centenario della nascita del Poeta che quest’anno si celebra ed è stato presentato con successo a Firenze (Le Murate, Salone dei Duecento di Palazzo Vecchio, Sala Luca Giordano di Palazzo Medici Riccardi) e a Milano (Sacrestia del Bramante in Santa Maria alle Grazie). Le letture dei testi di Mario Luzi previste dalla sceneggiatura sono state affidate a Francesco Manetti, le musiche sono state appositamente composte da Francesco Oliveto. Il film prevede inoltre interessanti riprese inedite del Poeta che conversa e legge suoi versi. Con Marco Marchi saranno presenti alla proiezione di In Toscana. Un viaggio in versi con Mario Luzi anche i due registi senesi.
VEDI QUI IL TRAILER DEL DOCUMENTARIO
Avrà poi luogo, animata dagli interventi di Vania Pucci, Direttrice artistica del Teatro del Popolo, la premiazione del Concorso Scuola, con la consegna dei premi, dei diplomi di merito e della pubblicazione che raccoglie i testi dell’edizione 2013, dal titolo Incontro con il genio toscano.
L’incontro – promosso dal Comune di Castelfiorentino e dalla Banca di Credito Cooperativo di Cambiano – si terrà al Teatro del Popolo di Castelfiorentino, Piazza Gramsci, venerdì 6 giugno, ore 21. Vi parteciperanno, oltre al Presidente del premio Marco Marchi, il Sindaco, il Presidente della Banca di Credito Cooperativo di Cambiano Paolo Regini e l’Assessore alla Cultura.
L’ingresso alla manifestazione è gratuito e aperto a tutti. Per informazioni: tel. 0571-631731 e 338-4293724 - www.premioletterariocastelfiorentino.it Nel sito, ad «Aspettando il Premio 2014», testi e materiali relativi all’Omaggio a Mario Luzi, compreso il trailer del documentario proposto.
|
 |
Per Alberto Bevilacqua |
Una morte annunciata, come si suol dire, quella di Alberto Bevilacqua. Dopo una lunga malattia, amorevolmente seguito ed assistito dalla compagna di tanti anni Michela Miti (anche a Castelfiorentino, a ricevere il nostro premio, Alberto era in sua compagnia), Bevilacqua, premio speciale alla carriera del «Castelfiorentino» 2009, se ne è andato.
Narratore di fama internazionale, poeta, giornalista e saggista, sceneggiatore e regista cinematografico, Alberto Bevilacqua era nato a Parma nel 1934. La polvere sull’erba, il suo primo romanzoscritto ad appena vent’anni, ottenne l’apprezzamento di Sciascia e Pasolini, rimanendo però a lungo inedito (fu pubblicato da Einaudi nel 2000). Una città in amore segnò invece nel 1962 il suo vero e proprio debutto nell’agone letterario e l’avvio, affidato con fiducia alla scrittura, di un lavoro di approfondimento critico delle proprie radici legato alla cultura e alla storia di un territorio di origine.
Il grande successo giunse presto con il romanzo La Califfa (1964), la cui protagonista, Irene Corsini, inaugurò una galleria di personaggi femminili che sarebbero poi rimasti tipici delle opere dello scrittore. Del romanzo, edito da Rizzoli e destinato a rimanere uno fra i testi più riusciti ed emblematici dello scrittore, Bevilacqua firmò anche una fortunata trasposizione cinematografica con l’interpretazione di Romy Schneider ed Ugo Tognazzi e le musiche di Ennio Morricone (1970). E fu un successo subito doppiato con il romanzo Questa specie d’amore(1966) e con il film omonimo scritto e diretto dallo stesso Bevilacqua nel 1972.
In questi libri lo scrittore mise a fuoco il suo universo immaginativo incentrato sui temi dell’eros e del mistero, coniugando l’interesse per l’affresco storico ed ambientale della provincia italiana fra Parma e il Po con la cura dell’introspezione psicologica, in risposta a pressanti istanze autobiografiche e alle motivazioni analogamente decisive dell’impegno intellettuale e civile.
L’attività del romanziere proseguì poi intensa e ininterrotta, sempre accreditata dalla maggiore editoria nazionale (da Rizzoli a Mondadori, a Einaudi) e dal successo presso il grande pubblico. Tra i suoi libri ricordiamo L’occhio del gatto (1968), Il viaggio misterioso (1972), La festa parmigiana (1980), Il curioso delle donne (1983), La donna delle meraviglie (1984), Una misteriosa felicità (1990), I sensi incantati (1991), L’Eros (1994), Lettera alla madre sulla felicità (1995), Gialloparma (1997), Sorrisi dal mistero (1998), Anima amante (1999). E ancora, in rapida e concentrata successione, i libri degli anni Duemila: da Viaggio al principio del giorno e La Pasqua rossa a Parma degli scandali e Attraverso il tuo corpo, da Tu che mi ascolti e Il Gengis a Lui che ti tradiva, Storie della mia storia, Il prete peccatore, Eros II. Fino al prestigioso approdo, nel 2010, alla consacrante collana dei «Meridiani», per le cure critiche e filologiche di Alberto Bertoni.
In parallelo alla scrittura narrativa il pluripremiato e tradottissimo Bevilacqua coltivò anche una sua originale vena poetica affidata ad una ricca produzione di versi, oggi in gran parte confluita nell’«Oscar» mondadoriano Le poesie, uscito nel 2007. Addio, Alberto, ci mancherai, ti ricorderemo.
VEDI I VIDEO del premio ad Alberto Bevilacqua
|
 |
Per Vincenzo Cerami |
Vincenzo Cerami ci ha lasciati: dopo Luzi, dopo Sanguineti, dopo Guerra. Era stato il nostro applauditissimo “premio speciale 2008” – l’edizione del decennale del premio – e tutti coloro che furono presenti quella sera, nella magnifica cornice della da poco restaurata Chiesa di San Francesco – eravamo quell’anno in attesa del recuperato Teatro del Popolo –, non potranno non riandare con il pensiero a quell’incontro così carico di simpatia, intelligenza e sensibilità. Nel segno di una popolare naturalezza, con il suo indimenticabile sorriso Cerami si raccontò in quell’occasione affabilmente, felice di essere tra noi, di ricevere il nostro riconoscimento.
Lo abbiamo subito ricordato nella pagina facebook del premio, il nostro caro Vincenzo, ma anche qui lo vogliamo ricordare e lo facciamo con il testo della motivazione che allora la giuria elaborò per lui, per festeggiarlo e pienamente riconoscergli, con rigore ed affetto, i suoi meriti, i suoi doni avuti in sorte e con tutti, grazie all’arte e alla scrittura, condivisi.
«In Vincenzo Cerani – scrivevamo – il Premio Letterario Castelfiorentino riconosce in una delle voci letterarie più originali, creativamente dotate e sperimentalmente aperte, della contemporaneità.
L’opera di Cerami, ampia e poliedrica, coniuga continuativamente, al di là dei generi e delle occasioni, una inesausta interrogazione dell’io di chi scrive e del mondo in cui quell’io si trova ad agire, cercando in esso il suo più congruo ed attendibile riconoscimento: un mondo che è sostanzialmente un sistema di relazioni, una società che storicamente vive e parla, contraddittoria e imprevedibile, spesso – tra le mura dell’io come nei rapporti che vigono all’esterno – oppressa e in lotta, in cerca di autenticità, di sogni ed autochiarimenti, di libertà e possibili riscatti.
È a questo denso discrimine che il duttile e versatile ascolto artistico di Cerami consegue le sue risultanze più implicanti, sulla scia di una tradizione da stile basso disponibile al grottesco e mediante una carica mimetico-immedesimativa singolarmente efficace, in grado di coniugare modelli e nobili esempi, che vanno – per temersi solo alla letteratura italiana – dal comico, primitivo Boccaccio al novecentesco, freudiano e marxista Moravia.
Ma piace per l’internazionale ed internazionalmente noto Cerami ricordare anche un altro dei suoi numi tutelari autoctoni: un narratore tutto concentrato nel segno di un’implacabile e sorprendente registrazione della reale, il senese, toscano Federigo Tozzi. Un autore ispirativo e fondante a tal punto che tutta l’opera (la “carriera”) di Cerami che stasera premiamo – dai romanzi ai racconti, dalle sceneggiature ai testi per il teatro, dalla poesia alla saggistica –, può ricondursi a una dichiarazione da “misteriosi atti nostri”, dell’autore di quel Bestie di cui Cerami è stato a suo tempo, non a caso, editore e lettore penetrante: “Vi è in noi, sempre – scrive Tozzi –, un mondo destinato al silenzio ed è forse il migliore e il più significativo. Le scuole letterarie hanno proibito di adoperare certi spunti emozionali, perché quando stiamo con la penna in mano sembra che essi si disfacciano come i sogni, tanto appartengono, con profondità indicibile e con significato enorme, agli elementi meno equivoci che si rivelano alla nostra coscienza”. Per tutto questo, Vincenzo, grazie: grazie di essere qui tra noi».
E dunque ancora grazie, Vincenzo: di essere stato un giorno con noi e di restarci, indelebilmente, con il tuo ricordo. Con il tuo sorriso, con la tua generosa umanità che in quel sorriso si lasciava subito cogliere, e con la tua opera.
VEDI IL VIDEO del premio a Vincenzo Cerami
|
 |
«Premio Letterario Castelfiorentino 2013» |
Il «Premio speciale» 2013 a Roberto Vecchioni |

È Roberto Vecchioni il vincitore del «Premio speciale» alla carriera della XV edizione del Premio Letterario Castelfiorentino di Poesia e Narrativa 2013. La premiazione, assieme alla proclamazione dei vincitori per l’inedito, avrà luogo a Castelfiorentino sabato 8 giugno 2013, alle ore 21, nella magnifica cornice del Teatro del Popolo.
Tra i padri storici della canzone italiana d’autore, poeta, scrittore e saggista, Roberto Vecchioni è nato a Carate Brianza nel 1943 da genitori napoletani e vive da sempre a Milano. Dopo la laurea in Lettere antiche conseguita nel 1968 presso l’Università Cattolica si dedica all’insegnamento, intrecciando ad una ininterrotta attività didattica nei licei classici di Milano e Brescia, proseguita poi con l’insegnamento universitario in varie città italiane, una carriera di compositore e cantautore costellata di successi. Già nei primi anni Sessanta comincia a scrivere canzoni per artisti affermati, imponendosi poi anche come interprete dei suoi testi con l’ormai leggendaria Luci a San Siro (1971).
Da Samarcanda, la canzone che lo ha reso celebre in tutto il mondo (1977), a Robinson (1979), Milady (1989), Per amore mio (1991), Camper (1992), Blumùn (1993), El Bandolero Stanco (1997), Il lanciatore di coltelli (2002), Di rabbia e di stelle (2007), In Cantus (2009), Chiamami ancora amore (2011), al recente album antologico I colori del buio (2011) con il quale ha festeggiato la sua quarantennale attività di cantautore, il “Professore” ha emozionato e fatto riflettere diverse generazioni, mettendo al servizio della parola in musica, della sua anima popolare, doti di raffinato divulgatore di cultura. In parole e musica Vecchioni ha continuato soprattutto a parlare d’amore: l’amore che trova quotidianamente nella sua vita e in quelle degli altri, nei libri dei grandi autori classici antichi e moderni, nelle illuminazioni della sua generosa e indocile fantasia.
È del 1983 l’esordio dello scrittore con il volume di poesie, prose e testi per canzoni Il grande Sogno (Milano Libri), a cui seguono la raccolta di racconti Viaggi del tempo immobile (1996), i romanzi Le parole non le portano le cicogne (2000) e Il libraio di Selinunte (2004), tutti usciti da Einaudi. Sempre da Einaudi Vecchioni pubblica la silloge completa dei testi delle sue canzoni, Trovarti, amarti, giocare il tempo (2002), la raccolta di fiabe Diario di un gatto con gli stivali (2006) e il volume di racconti Scacco a Dio (2009). Presso altri editori escono due libri di poesia: Di sogni e d’amore. Poesie 1960-1964 (Frassinelli 2007) e Volevo. Ed erano voli (Edizioni Pescecapone 2008).
Vecchioni è un coltissimo affabulatore di storie e miti interpretati come metafora del presente; un geniale e brillante “contastorie” capace di praticare ibridandoli in originalissimi mix tutti i generi musicali e letterari – dal pop al jazz, dalla ballata alla fiaba –, alla ricerca di una chiave musicale in cui risuoni “l’anima dei poeti”. Poeta lui stesso, e a pieno titolo, proprio nei poeti di ieri e di oggi, da Omero e Leopardi a Rimbaud, Pessoa e la Merini, lo scrittore ritrova ogni volta il centro della propria ispirazione, tra voli obliqui della parola, speranza e memoria.
Roberto Vecchioni è anche impegnato sul fronte della divulgazione della musica e per il pieno riconoscimento della canzone come forma poetica, temi ai quali ha dedicato una ripetuta serie di incontri con le scuole e le università italiane e francesi. Ha ottenuto prestigiosi premi e riconoscimenti, oltre che nel settore canoro, per i suoi più ampi meriti artistici e culturali: tra essi spiccano l’Ambrogino d’oro del Comune di Milano, il Premio per la pace “Giorgio La Pira”, il Premio Montale e il Premio Betocchi. È “Cavaliere Ufficiale della Repubblica”.
Il «Premio Letterario Castelfiorentino»
Posto sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica e con il Patrocinio della Regione Toscana e della Provincia di Firenze, il Premio Letterario Castelfiorentino, giunto oggi alla sua XV edizione, è organizzato dal Comune di Castelfiorentino-Assessorato alla Cultura, la Banca di Credito Cooperativo di Cambiano, il Comitato attività promozionali «Per Castello», la Confederazione Nazionale Misericordie d’Italia e l’Associazione Toscana per la Lotta contro la fibrosi cistica.
La sua giuria è composta da Marco Marchi (presidente), Maria Cristina Giglioli, Sandra Landi, Nicoletta Mainardi, Maria Sabrina Titone, Giacomo Trinci, Paolo Marini (segretario).
Vincitori del «Premio speciale» del «Castelfiorentino» nelle precedenti edizioni sono stati Mario Luzi, Maria Luisa Spaziani, Edoardo Sanguineti, Dacia Maraini, Tonino Guerra, Claudio Magris, Franco Loi, Vincenzo Cerami, Alberto Bevilacqua, Alberto Arbasino e Andrea Camilleri e Patrizia Valduga, mentre nella sezione inediti sul tema In Toscana: storie e impressioni si sono affermati, conseguendo il 1° premio, Francesco Ciulli e Fabio Sassetti, Giacomo Trinci, Alberto Arletti, Eugenio De Signoribus, Ettore Baraldi e Patrizia Ferrando, Francesco Camerini e Marco Giovenale, Valentino Ronchi, Francesco Scarabicchi, Paolo Di Paolo, Cynthia Collu, Giacomo Leronni, Franca Mancinelli, Valter Ferrari e Sandro Campani.
La serata conclusiva di sabato 8 giugno 2013
La premiazione di Roberto Vecchioni e degli autori vincitori per l’inedito avrà luogo sabato 8 giugno 2013, ore 21, al Teatro del Popolo di Castelfiorentino, Piazza Gramsci.
Alla serata, condotta dal Presidente del Premio Marco Marchi, interverranno il Sindaco di Castelfiorentino Giovanni Occhipinti, l’Assessore alla Cultura Maria Cristina Giglioli e il Presidente della Banca di Credito Cooperativo di Cambiano Paolo Regini. I testi degli scrittori premiati saranno letti dall’attore Francesco Manetti.
Oltre alla proclamazione dei vincitori e dei segnalati per l’inedito sul tradizionale, specifico e connotante tema toscano, durante la serata saranno ufficialmente presentati e consegnati agli autori risultati vincitori e segnalati nel 2012 gli Atti della XIV edizione del Premio: un libro dal titolo La gamba della Chiara e altri testi, una copia del quale sarà data in omaggio a tutti i partecipanti.
L’ingresso alla manifestazione è gratuito e aperto a tutti. Per informazioni: tel. 0571-631731 e 338-4293724 - www.premioletterariocastelfiorentino.it
|
 |
«Aspettando il Premio 2013»
Omaggio a Giovanni Pascoli
|

Sarà un Omaggio a Giovanni Pascoli il tema di «Aspettando il Premio 2013». L’omaggio, ideato dal Presidente del Premio Letterario Castelfiorentino Marco Marchi e tributato alla vigilia dell’attesa serata conclusiva della XV edizione del Premio di sabato 8 giugno, avrà luogo venerdì 7 giugno 2013, alle ore 21, nella magnifica cornice del Teatro del Popolo, nell’ambito della cerimonia di premiazione del Concorso Scuola che tradizionalmente, anno dopo anno, accompagna il Premio maggiore.
L’Omaggio a Giovanni Pascoli si articolerà in due momenti. Il primo – Un poeta moderno – proporrà un intervento sull’opera letteraria del grande poeta, di cui si è appena celebrato il centenario dalla morte, con Elena Gori, studiosa di letteratura italiana dell’Otto e del Novecento, recentemente autrice di un libro intitolato Tozzi e Dostoevskij. La fuggitiva realtà, edito da Franco Cesati. Nel corso di una conversazione condotta da Marco Marchi, Elena Gori illustrerà gli elementi più significativi e portanti dell’innovativa poetica pascoliana.
Seguirà la lettura di alcuni testi di Pascoli – Piccola antologia per un grande poeta – a cura dell’attore Francesco Manetti, già bravissimo interprete di testi scenici da D’Annunzio, Primo Levi e Luzi e, all’interno del Premio Letterario Castelfiorentino, di pagine da La Califfa di Alberto Bevilacqua.
Avrà poi luogo, animata dagli interventi di Vania Pucci, Direttrice artistica del Teatro del Popolo, la premiazione del Concorso Scuola, con la consegna dei premi, dei diplomi di merito e della pubblicazione che raccoglie i testi dell’edizione 2012, dal titolo La mia Toscana, terra di civiltà e di diritti.
L’incontro – promosso dal Comune di Castelfiorentino e dalla Banca di Credito Cooperativo di Cambiano – si terrà al Teatro del Popolo di Castelfiorentino, Piazza Gramsci, venerdì 7 giugno, ore 21. Vi parteciperanno, oltre al Presidente del premio Marco Marchi, il Sindaco Giovanni Occhipinti, il Presidente della Banca di Credito Cooperativo di Cambiano Paolo Regini e l’Assessore alla Cultura Maria Cristina Giglioli.
L’ingresso alla manifestazione è gratuito e aperto a tutti. Per informazioni: tel. 0571-631731 e 338-4293724 - www.premioletterariocastelfiorentino.it Nel sito, ad «Aspettando il Premio 2013», testi e materiali relativi all’Omaggio a Giovanni Pascoli.
|
 |
«Premio Letterario Castelfiorentino 2012» |
Il «Premio speciale» 2012 a Patrizia Valduga |

È Patrizia Valduga la vincitrice del «Premio speciale» alla carriera della XIV edizione del Premio Letterario Castelfiorentino di Poesia e Narrativa 2012. La premiazione, assieme alla proclamazione dei vincitori per l’inedito, avrà luogo a Castelfiorentino sabato 9 giugno 2012, alle ore 21, nella magnifica cornice del Teatro del Popolo.
Presenza poetica di assoluto rilievo nel panorama letterario contemporaneo, Patrizia Valduga è nata a Castelfranco Veneto nel 1953. Dopo il Liceo scientifico frequenta per tre anni la facoltà di Medicina, passando poi alla facoltà di Lettere di Venezia, dove segue i corsi di Francesco Orlando che segnano un momento fondamentale per la sua formazione, conseguendo la laurea. Decisivo nella sua biografia umana e artistica è l’incontro, nel 1981, con il poeta e critico milanese Giovanni Raboni, di cui diviene la compagna fino alla sua morte, avvenuta nel 2004. Nel 1988 ha fondato e diretto per un anno la rivista “Poesia”. Vive e lavora a Milano, dove collabora alle pagine culturali di “Repubblica”.
Poetessa naturalmente dotata e colta, Patrizia Valduga ha fatto della poesia fonte di piacere e terapia per attutire il dolore mediante la musicalità dei ritmi e dei suoni appannaggio dell’esercizio lirico. Attraverso una personalissima ricerca stilistica iniziata con Medicamenta (Guanda 1982), lo sbaragliante libro d’esordio, la poetessa ha fatto propria – inserendosi da protagonista in un contesto storicamente allargato ed efficiente – la crisi del linguaggio poetico moderno, riuscendo a conferirgli nuova dignità letteraria grazie a un deliberato, originale recupero delle forme più illustri della tradizione: sonetti, madrigali, sestine, ottave e terzine. A tale recupero la Valduga ha abbinato, con esiti sorprendenti, la ricerca di un’espressione in cui l’antico e il moderno, l’aulico e il quotidiano, il sublime e il volgare, si coniugano e si contaminano.
Dopo La tentazione (Crocetti 1985) e i testi aggiunti a Medicamenta e altri medicamenta, il monologo in endecasillabi Donna di dolori (Mondadori 1991) conferma tra poesia e teatro, tra parola e azione questa strenua vocazione al canto d’ispirazione erotico-funeraria. Diverso il tono di Requiem (Marsilio 1994), poemetto in ottave scritte per la morte del padre, dove l’esperienza immanente della morte volge l’originaria fascinazione manieristica della dizione poetica nella misura di una naturale, sconvolta effusività.
Con le raccolte successive, Cento quartine e altre storie d’amore (Einaudi 1997), Quartine. Seconda centuria (Einaudi 2001), il poemetto Manfred (con la collaborazione del pittore Giovanni Manfredini, Mondadori 2003), Lezione d’amore (Einaudi 2004), si riattiva in forme metriche sempre più elaborate la schermaglia della scrittura. In Corsia degli incurabili (Garzanti 1996, raccolto in Prima antologia, Einaudi 1999, e al pari di Donna di dolori rappresentato in teatro) è di scena un malato terminale che dal suo letto di ospedale dà voce ai propri pensieri nel metro del sirventese classico, raccontando tra l’invettiva e la preghiera, la confessione e lo sdegno, la degradante attualità del nostro paese, la corruzione delle istituzioni, la decadenza della cultura e della lingua.
Nel 2006 la Valduga firma la Postfazione a Ultimi versi di Giovanni Raboni, che comprende le poesie composte nell’estate del 2004, durante la malattia del poeta. Sono i “versi veri e vivi” che oggi aprono il Libro delle laudi (Einaudi 2012), un nuovo intenso canzoniere che rilancia sulla scia dei laudari antichi il furor sacro di una moderna coscienza poetica. Di recente Patrizia Valduga ha inoltre curato l’antologia Poeti innamorati. Da Guittone a Raboni (Interlinea 2011) e il Breviario proustiano (Einaudi 2011). Notevole la sua attività di traduttrice, da Mallarmé, Valéry, Molière, Donne, Céline, Kantor, Shakespeare. Ha ricevuto premi e riconoscimenti, tra i quali il Premio Viareggio e il Premio Betocchi.
Il «Premio Letterario Castelfiorentino»
Posto sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica e con il Patrocinio della Regione Toscana e della Provincia di Firenze, il Premio Letterario Castelfiorentino, giunto oggi alla sua XIV edizione, è organizzato dal Comune di Castelfiorentino-Assessorato alla Cultura, la Banca di Credito Cooperativo di Cambiano, il Comitato attività promozionali «Per Castello», la Confederazione Nazionale Misericordie d’Italia e l’Associazione Toscana per la Lotta contro la fibrosi cistica.
La sua giuria è composta da Marco Marchi (presidente), Maria Cristina Giglioli, Sandra Landi, Nicoletta Mainardi, Maria Sabrina Titone, Giacomo Trinci, Paolo Marini (segretario).
Vincitori del «Premio speciale» del «Castelfiorentino» nelle precedenti edizioni sono stati Mario Luzi, Maria Luisa Spaziani, Edoardo Sanguineti, Dacia Maraini, Tonino Guerra, Claudio Magris, Franco Loi, Vincenzo Cerami, Alberto Bevilacqua, Alberto Arbasino e Andrea Camilleri, mentre nella sezione inediti sul tema In Toscana: storie e impressioni si sono affermati, conseguendo il 1° premio, Francesco Ciulli e Fabio Sassetti, Giacomo Trinci, Alberto Arletti, Eugenio De Signoribus, Ettore Baraldi e Patrizia Ferrando, Francesco Camerini e Marco Giovenale, Valentino Ronchi, Francesco Scarabicchi, Paolo Di Paolo, Cynthia Collu, Giacomo Leronni, Franca Mancinelli e Valter Ferrari.
La serata conclusiva di sabato 9 giugno 2012
La premiazione di Patrizia Valduga e degli autori vincitori per l’inedito avrà luogo sabato 9 giugno 2012, ore 21, al Teatro del Popolo di Castelfiorentino, Piazza Gramsci.
La serata, condotta dal Presidente del Premio Marco Marchi, interverranno il Sindaco di Castelfiorentino Giovanni Occhipinti, l’Assessore alla Cultura Maria Cristina Giglioli e il Presidente della Banca di Credito Cooperativo di Cambiano Paolo Regini. I testi degli scrittori premiati saranno letti dall’attore Giuseppe Antignati.
Oltre alla proclamazione dei vincitori e dei segnalati per l’inedito sul tradizionale, specifico e connotante tema toscano, durante la serata saranno ufficialmente presentati e consegnati agli autori risultati vincitori e segnalati nel 2011 gli Atti della XIII edizione del Premio: un libro dal titolo La scelta e altri testi, una copia del quale sarà data in omaggio a tutti i partecipanti.
L’ingresso alla manifestazione è gratuito e aperto a tutti. Per informazioni: tel. 0571-631731 e 338-4293724 - www.premioletterariocastelfiorentino.it
 |
«Aspettando il Premio 2012»
Omaggio a Italo Svevo
|

Sarà un Omaggio a Italo Svevo il tema di «Aspettando il Premio 2012». L’omaggio, ideato dal Presidente del Premio Letterario Castelfiorentino Marco Marchi e tributato alla vigilia dell’attesa serata conclusiva della XIV edizione del Premio di sabato 9 giugno, avrà luogo venerdì 8 giugno 2012, alle ore 21, nella magnifica cornice del Teatro del Popolo, nell’ambito della cerimonia di premiazione del Concorso Scuola che tradizionalmente, anno dopo anno, accompagna il Premio maggiore.
L’Omaggio a Italo Svevo si articolerà in due momenti. Il primo – Uno scrittore straordinario – proporrà un intervento sulla narrativa del grande narratore triestino, di cui si sono appena celebrati nella sua città natale, in Italia e anche all’estero i centocinquanta anni dalla nascita, con il poeta Giacomo Trinci, critico letterario collaboratore di «Alias», il supplemento del quotidiano «Il Manifesto», e membro della Giuria del Premio. Nel corso di una conversazione, condotta da Marco Marchi, Trinci illustrerà gli elementi fondamentali dell’innovativa poetica dell’autore della Coscienza di Zeno (nell’immagine lo scrittore in un celebre ritratto di Leonor Fini).
Seguirà la lettura di alcune pagine di un irresistibile, esilarante racconto sveviano, Vino generoso, per la voce dell’attore Giuseppe Antignati, applauditissimo interprete, nell’ambito delle celebrazioni sveviane recentemente tenutesi a Trieste, del testo scenico Voci di Svevo.
Avrà poi luogo, animata dagli interventi di Vania Pucci, Direttrice artistica del Teatro del Popolo, la premiazione del Concorso Scuola, con la consegna dei premi, dei diplomi di merito e della pubblicazione che raccoglie i testi dell’edizione 2011, dal titolo La mia Toscana. Vivere insieme tutti uniti: ieri, oggi, domani... per sempre.
L’incontro – promosso dal Comune di Castelfiorentino e dalla Banca di Credito Cooperativo di Cambiano – si terrà al Teatro del Popolo di Castelfiorentino, Piazza Gramsci, venerdì 8 giugno, ore 21. Vi parteciperanno, oltre al Presidente del premio Marco Marchi, il Sindaco Giovanni Occhipinti, il Presidente della Banca di Credito Cooperativo di Cambiano Paolo Regini e l’Assessore alla Cultura Maria Cristina Giglioli.
L’ingresso alla manifestazione è gratuito e aperto a tutti. Per informazioni: tel. 0571-631731 e 338-4293724 - www.premioletterariocastelfiorentino.it Nel sito, ad «Aspettando il Premio 2012», sono già on line testi e materiali relativi all’Omaggio a Italo Svevo.
|
 |
Per Tonino Guerra |
Dopo Luzi, dopo Sanguineti, anche il nostro «premio speciale 2005» Tonino Guerra se ne è andato. Il Premio Letterario Castelfiorentino lo ricorda con ammirazione e grande affetto con un articolo apparso a firma del suo Presidente nel giugno del 2005 e con un video da pochissimi giorni pubblicato in questo sito e visibile anche su You Tube. Solo pochi giorni fa – venerdì 16 marzo per la precisione, nel giorno del suo 92° compleanno – quel video, come una sorpresa per ricordarlo e per nuovamente festeggiarlo, avevamo voluto inviarglielo.
Tonino Guerra se ne è andato nel giorno di primavera, nel giorno mondiale della poesia voluto dall’Unesco, nel giorno in cui nel lontano 1920, proprio nell’anno in cui lui veniva al mondo, moriva il grande Federigo Tozzi.
Grazie Tonino, dal Premio Letterario Castelfiorentino che quella sera dell’11 giugno 2005 ti ebbe ospite applauditissimo, unico ed indimenticabile.
Tonino Guerra, un Maestro tra noi
È stata un’emozione grande premiare Tonino Guerra, poterlo avere tra noi. Partendo dalla sua casa di Pennabilli, al confine tra Marche ed Emilia Romagna, Guerra era già per suo conto emozionato, «carico» e «in fibrillazione» come ci hanno riferito i suoi amici.
Anche noi, nell’attenderlo, eravamo già emozionati, pronti semmai ad emozioni più forti e durature, consapevoli di ospitare a Castelfiorentino, pur nella cornice di un Premio letterario fattosi ormai nazionale e ambìto, uno dei personaggi della cultura italiana più importanti ed internazionalmente noti, premiato di recente a Strasburgo, ad esempio, come il miglior sceneggiatore europeo.
Ma ora Tonino è arrivato, è qui, festeggiatissimo fin dal suo entrare in sala dal pubblico che gremisce il Ridotto del Teatro del Popolo: un pubblico fatto di castellani, di toscani, di premiati e appassionati venuti da tutta Italia per ascoltarlo, per rendergli omaggio. Il Sindaco porge i primi saluti, il Presidente della Banca di Credito Cooperativo di Cambiano e l’Assessore alla cultura rafforzano l’accoglienza, esprimono la loro piena soddisfazione.
Io guardo Tonino in prima fila, a come è attento e partecipe anche quando sul palcoscenico sul quale tra poco salirà passano gli autori per l’inedito premiati e segnalati, anche loro emozionati e felici, per il riconoscimento al proprio lavoro fatto di parole ma anche perché assieme a loro, tra quanti adesso li applaudono, c’è pure Tonino Guerra.
Convocati per l’occasione, gli attori Francesco Manetti e Luca Bondioli dell’Accademia Nazionale d’Arte drammatica Silvio d’Amico di Roma leggono stralci di testi, dominando professionalmente la loro emozione. Il giovane vincitore milanese Valentino Ronchi, l’autore della bella suite di liriche Giungo Vadese, tende l’orecchio all’ottimo Manetti che legge e interpreta, ma guarda ogni tanto Tonino Guerra che ascolta, mentre il Maestro fa capire da come segue la lettura, da come commenta sottovoce con la moglie al fianco e da come alla fine applaude, che quelle poesie gli piacciono.
Applausi, consensi, emozioni. Ma il culmine della serata è ora che ha inizio. Tonino, accompagnato dalle note del Concerto Soirée di Nino Rota che inaspettate si fanno spazio tra gli applausi, è sul palco, tra i flashes dei fotografi che si assiepano, le mani di chi gioiosamente si complimenta con lui e torna ad applaudirlo, le macchine un po’ ingombranti degli operatori televisivi. Poi appoggia sul tavolo qualche libro che ha portato con sé, va, spiazzando tutti, direttamente al leggio degli attori e quel che dice nel silenzio, mentre le luci si concentrano su di lui, continua la musica.
La musica di Rota gli dà l’ispirazione giusta per raccontarci con estro profondo dei suoi incontri con Fellini e i registi, di episodi anonimi e marginalmente sapienziali della sua vita, di suo padre e di sua madre, della sua esperienza di romagnolo tra romagnoli nei campi di deportazione di Troisdorf, della magie orientali della cultura russa, di come dovunque, tra disagi e incanti, può nascere la poesia.
Ed è la sua inconfondibile poesia in dialetto santarcangiolese che solo lui può leggere a farsi protagonista, mentre ai due giovani attori è amabilmente affidata (vorremmo dire consentita, tanta è l’affezione alla poesia e, insieme, la simpatia e la riconosciuta bravura dei due) la lettura di alcuni dei suoi testi nell’ausiliaria versione in lingua.
Sorpende e stupisce La farfalla che poeticamente ha siglato la felicità di Tonino dopo la prigionia di un lager; L’aria che nell’originale in dialetto è il simbolo fonicamente efficiente della leggerezza dell’arte incanta il pubblico, porta al diapason l’emozione, preparando al gran finale.
Sì, perché noi abbiamo voluto premiare il «poeta» Tonino Guerra, valorizzando un’unica vocazione in molti modi accondiscesa. Gli diciamo, adesso che fra un nuovo diluvio di acclamazioni è al tavolo d’onore per il conferimento del premio, magari attraverso il linguaggio un po’ compassato ma cordialissimo di una motivazione, che quel «poeta» è presente in tutta la sua opera, in tutte le forme di un operato letterario poliedrico e sempre di alto profilo. Gli diciamo che un uomo in cerca di libertà come lui, nel corso di una vita così intensa e operosa, ha sostanzialmente obbedito: obbedito a una chiamata dell’arte.
Gli diciamo alla fine, commossi (ma anche lui lo è, visibilmente), che Tonino Guerra ha firmato un’opera straordinaria, umanamente preziosa: da solitario cacciatore in versi e in prosa di emozioni originarie, volendo, per avere l’impressione – come egli stesso ha una volta dichiarato – di vivere con se stesso e non altro. In realtà su questa strada Guerra ha incontrato il mondo, riuscendo a farci partecipi di un messaggio di enorme valore: a rendere per tutti noi abitabili i suoi «luoghi dell’anima».
(Marco Marchi, in «Valdelsa viva», n. 3, giugno 2005).
Vedi il VIDEO «Tonino Guerra al Premio Letterario Castelfiorentino»
|
 |
«Premio Letterario Castelfiorentino 2011» |
Il «Premio speciale» 2011 a Andrea Camilleri |

È Andrea Camilleri il vincitore del «Premio speciale» alla carriera della XIII edizione del Premio Letterario Castelfiorentino di Poesia e Narrativa 2011. La premiazione, assieme alla proclamazione dei vincitori per l’inedito e all’assegnazione dei premi relativi, avrà luogo a Castelfiorentino sabato 11 giugno 2011, alle ore 17, nella magnifica cornice del Teatro del Popolo..
Protagonista della scena letteraria internazionale, narratore, sceneggiatore e regista, saggista, Andrea Camilleri è nato a Porto Empedocle (Agrigento) nel 1925. Da anni vive a Roma. Dopo un accidentato percorso scolastico sullo sfondo delle vicende belliche, comincia a scrivere pubblicando versi nel 1945 su «Mercurio». Dal 1948 al 1950 studia regia all’Accademia Nazionale d’Arte drammatica Silvio D’Amico di Roma e subito dopo inizia a lavorare come sceneggiatore e regista. Assunto alla RAI per concorso (ma non subito, perché iscritto al Partito Comunista), negli anni Sessanta si occupa come delegato alla produzione di sceneggiati polizieschi di grande successo, fra cui Le inchieste del commissario Maigret di Simenon interpretate da Gino Cervi, e della produzione in studio del teatro di Eduardo. Insegna al Centro Sperimentale di Cinematografia e cura importanti messe in scena di opere teatrali (Pirandello, Beckett, Eliot, Shakespeare). Nel 1977 gli viene affidata la cattedra di regia all’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica, che manterrà per vent’anni.
Nel 1978 debutta nella narrativa con il romanzo Il corso delle cose (scritto dieci anni prima), seguito nel 1981 da Un filo di fumo, primo di una serie di romanzi ambientati nell’immaginaria cittadina siciliana di Vigata, e nel 1984 da La strage dimenticata. Negli anni Novanta l’attività narrativa si affianca stabilmente a quella per il teatro con una serie di romanzi storici d’ambientazione siciliana quali La stagione della caccia (1992), La bolla di componenda (1993), Il birraio di Preston (1995), La concessione del telefono (1998), La mossa del cavallo (1999).
Il grande successo arriva però con La forma dell’acqua (1994), primo romanzo poliziesco con protagonista il commissario Montalbano, che inaugura un clamoroso fenomeno letterario. Dal 1995 ad oggi escono da Sellerio nella collana «La memoria» sedici romanzi di Montalbano, oltre a quattro volumi di racconti, mentre la serie televisiva interpretata da Luca Zingaretti per la regia di Alberto Sironi consacra la popolarità sempre in crescita dello scrittore.
Nel solco dei grandi siciliani – da Verga e De Roberto a Pirandello, Brancati e Sciascia – e con il teatro nel sangue, Camilleri si conferma ad ogni appuntamento un formidabile inventore di storie di forte presa sulla realtà, tra gusto del documento d’archivio e rivisitazione en plain air di una Sicilia mitica e popolare, pagana e cristiana. Abilissimo «puparo» nel tenere i fili del racconto, raffinato pasticheur nella creazione di un linguaggio siculo-italiano d’ironica levità, l’autore di Montalbano ha saputo rinnovare il genere del giallo/noir riconfigurandolo secondo le atmosfere solari e le temperature espressive della provincia siciliana. Ed è ancora la Sicilia, con le sue storie antiche e attuali di malcostume e violenza, con i suoi riti fascinatori e la sua pietas, con la sua voglia di raccontarsi fra sofferta partecipazione e ironico distacco, la protagonista indiscussa della fervida stagione letteraria su cui si aprono gli anni Duemila.
Narratore arguto e affabile dei fatti e misfatti della sua terra, delle sue gesta grottesche e tragiche, lo scrittore tra i più letti e amati del nostro tempo intreccia memoria e fantasia in un suggestivo e godibilissimo amalgama affidato alle risorse espressive di un personale idioletto di matrice colta e popolare insieme. Il filone dei prediletti romanzi d’ispirazione storica e civile si arricchisce così di importanti titoli come Il re di Girgenti (2001), La presa di Macallè (2003), Privo di titolo (2005), Il nipote del Negus (2010), mentre tra i romanzi gialli si ricordano La scomparsa di Patò (2000) e La rizzagliata (2009). Escono inoltre La pensione Eva, Il tailleur grigio e Un sabato, con gli amici (rispettivamente 2006, 2008 e 2009) e i volumi di racconti Gocce di Sicilia e Racconti quotidiani (ambedue 2001). Intensa anche la collaborazione a prestigiose riviste italiane e straniere con scritti dedicati al teatro e allo spettacolo.
Nel 2003 Camilleri raccoglie nel volume Teatro edito da Lombardi tre adattamenti teatrali scritti e realizzati in collaborazione con Giuseppe Dipasquale (Il birraio di Preston, Troppu trafficu ppi nenti, La cattura). Tra il 2007 e il 2009 lo scrittore pubblica una trilogia di romanzi fantastici a sfondo mitologico: Maruzza Musumeci (2007), Il casellante (2008), Il sonaglio (2009). È poi la volta del romanzo pirandelliano La tripla vita di Michele Sparacino (2009), del thriller finanziario L’intermittenza (2010) e di Acqua in bocca (2010), scritto a quattro mani con Carlo Lucarelli nella forma epistolare già sperimentata con successo ne La scomparsa di Patò.
Di notevole interesse anche la serie dei romanzi dedicati a grandi pittori: Il colore del sole a Caravaggio (2007), La Vucciria a Guttuso (2008) e Il cielo rubato-Dossier Renoir (2009). Sono usciti di recente il romanzo La moneta di Akragas (2001) e la raccolta di racconti Gran Circo Taddei e altre storie di Vigàta (2011), alla quale farà seguito un secondo volume, mentre è annunciata imminente la pubblicazione del nuovo romanzo di Montalbano, Il gioco degli specchi. Risale al 2004 il «Meridiano» mondadoriano di Camilleri che raccoglie in due volumi le Storie di Montalbano e i Romanzi storici e civili.
Lo scrittore ha ricevuto numerosi premi e riconoscimenti internazionali ed è Grande Ufficiale dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana. I suoi libri sono tradotti in decine di paesi, con oltre dieci milioni di copie vendute.
Il «Premio Letterario Castelfiorentino»
Posto sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica e con il Patrocinio della Regione Toscana e della Provincia di Firenze, il Premio Letterario Castelfiorentino, giunto oggi alla sua XIII edizione, è organizzato dal Comune di Castelfiorentino-Assessorato alla Cultura, la Banca di Credito Cooperativo di Cambiano, il Comitato attività promozionali «Per Castello», la Confederazione Nazionale Misericordie d’Italia e l’Associazione Toscana per la Lotta contro la fibrosi cistica.
La sua giuria è composta da Marco Marchi (presidente), Maria Cristina Giglioli, Sandra Landi, Nicoletta Mainardi, Maria Sabrina Titone, Giacomo Trinci, Paolo Marini (segretario).
Vincitori del «Premio speciale» del «Castelfiorentino» nelle precedenti edizioni sono stati Mario Luzi, Maria Luisa Spaziani, Edoardo Sanguineti, Dacia Maraini, Tonino Guerra, Claudio Magris, Franco Loi, Vincenzo Cerami, Alberto Bevilacqua e Alberto Arbasino, mentre nella sezione inediti sul tema In Toscana: storie e impressioni si sono affermati, conseguendo il 1° premio, Francesco Ciulli e Fabio Sassetti, Giacomo Trinci, Alberto Arletti, Eugenio De Signoribus, Ettore Baraldi e Patrizia Ferrando, Francesco Camerini e Marco Giovenale, Valentino Ronchi, Francesco Scarabicchi, Paolo Di Paolo, Cynthia Collu, Giacomo Leronni e Franca Mancinelli.
La serata conclusiva di sabato 11 giugno 2011
La premiazione di Andrea Camilleri e degli autori vincitori per l’inedito avrà luogo sabato 11 giugno 2011, ore 17, nel Teatro del Popolo di Castelfiorentino, Piazza Gramsci.
La serata, alla quale interverranno il Sindaco di Castelfiorentino Giovanni Occhipinti, l’Assessore alla Cultura Maria Cristina Giglioli e il Presidente della Banca di Credito Cooperativo di Cambiano Paolo Regini, sarà condotta come di consueto da Marco Marchi. I testi di Andrea Camilleri e degli scrittori premiati saranno letti dall’attore Giovanni Calcagno.
Oltre alla proclamazione dei vincitori e dei segnalati per l’inedito sul tradizionale, specifico e connotante tema toscano, durante la serata saranno ufficialmente presentati e consegnati agli autori risultati vincitori e segnalati nel 2010 gli Atti della XII edizione del Premio: un libro dal titolo Alla Madonna del Parto e altri testi, una copia del quale sarà data in omaggio a tutti i partecipanti.
L’ingresso alla manifestazione è gratuito e aperto a tutti. Per informazioni: tel. 0571-631731 e 338-4293724 - www.premioletterariocastelfiorentino.it
 |
«Aspettando il Premio 2011» Omaggio a Aldo Palazzeschi
|

Sarà un essenziale ma intenso Omaggio a Aldo Palazzeschi il tema di «Aspettando il Premio 2011».
L’omaggio, ideato dal Presidente del Premio Letterario Castelfiorentino Marco Marchi e tributato alla vigilia dell’attesa serata conclusiva della XIII edizione del Premio di sabato 11 giugno, avrà luogo venerdì 10 giugno 2011, alle ore 21, nella magnifica cornice del Teatro del Popolo, nell’ambito della cerimonia di premiazione del Concorso Scuola che tradizionalmente, anno dopo anno, accompagna il Premio maggiore.
L’Omaggio a Aldo Palazzeschi si articolerà in due distinti momenti. Il primo – E lasciatemi divertire! – proporrà una significativo intervento critico sulla poesia di Aldo Palazzeschi con Maria Sabrina Titone, autrice di pregevoli testi saggistici tra cui Cantiche del Novecento. Dante nell’opera di Luzi e Pasolini (Olschki editore) e storica rappresentante della Giuria del Premio. Nel corso di una conversazione, condotta da Marco Marchi, la Titone rievocherà eventi biografici ed elementi di poetica dell’autore, con particolare riferimento all’inconfondibile miscela di comico e malinconico, storiograficamente situabile tra avanguardia futurista e crepuscolarismo, che connota i suoi straordinari versi giovanili.
Seguirà la lettura di alcune poesie di Aldo Palzzeschi dal titolo Versi dalla casina di cristallo, per la voce dell’attrice Alessandra Bedino.
Avrà poi luogo la tradizionale, festosa premiazione del Concorso Scuola, con la consegna dei diplomi di merito e della pubblicazione che raccoglie i testi premiati dell’edizione 2010, dal titolo La mia Toscana. Arte, tradizioni, accoglienza.
L’incontro – promosso dal Comune di Castelfiorentino e dalla Banca di Credito Cooperativo di Cambiano e condotto da Marco Marchi, Presidente del Premio Letterario – si terrà al Teatro del Popolo di Castelfiorentino, Piazza Gramsci, venerdì 10 giugno, ore 21. Vi parteciperanno il Sindaco Giovanni Occhipinti, il Presidente della Banca di Credito Cooperativo di Cambiano Paolo Regini e l’Assessore alla Cultura Maria Cristina Giglioli.
L’ingresso alla manifestazione è gratuito e aperto a tutti. Per informazioni: tel. 0571-631731 e 338-4293724 - www.premioletterariocastelfiorentino.it Nel sito, ad «Aspettando il Premio 2011», sono già on line testi e materiali relativi all’Omaggio a Aldo Palazzeschi.
|
 |
«Premio Letterario Castelfiorentino 2010» |
Il «Premio speciale» 2010 ad Alberto Arbasino |

È Alberto Arbasino il vincitore del «Premio speciale»alla
carriera della XII edizione del Premio Letterario Castelfiorentino di Poesia e Narrativa 2010. La premiazione, assieme alla proclamazione dei vincitori per l’inedito e all’assegnazione dei premi relativi, avrà luogo a Castelfiorentino sabato 5 giugno 2010, alle ore 21, nella magnifica cornice del restaurato Teatro del Popolo.
Scrittore tra i più originali e interessanti del nostro tempo, intellettuale, saggista e giornalista di primissimo ordine, Alberto Arbasino è nato a Voghera nel 1930. Laureatosi a Milano in giurisprudenza, inizia presto a viaggiare in Italia e in Europa, fissando tra Milano, Roma e Parigi le proprie città elettive. Questa esperienza confluirà nei due primi libri di viaggi, Parigi o cara (1960) e Grazie per le magnifiche rose (1965), all’avvio di una biografia intellettuale ricca di incontri, letture e suggestioni estetiche, dalla musica alle arti figurative, dal teatro al cinema. L’eredità della grande tradizione lombarda (da Parini a Dossi, a Gadda) e l’interesse per lo strutturalismo orientano con decisione lo scrittore verso nuovi modi di costruzione del testo narrativo, dando luogo con successo a un’idea di «romanzo-conversazione» divagante e all’apparenza frivolo, improntato ad un’incontenibile verve inventiva e critica densa di citazioni e riflessioni meta-narrative.
Dopo le prime raccolte di racconti Le piccole vacanze (1957) e L’Anonimo lombardo (1959), nel 1963 esce da Feltrinelli Fratelli d’Italia, resoconto di un viaggio in Italia di alcuni giovani intellettuali negli anni del boom economico: una «commedia sociale» d’ispirazione espressionista e surrealista, dove un raffinatissimo e spregiudicato pastiche di generi e stili contesta e surroga il tradizionale intreccio narrativo. Ripubblicato in due successivi e più ampi rifacimenti – nel 1976 da Einaudi e nel 1993 da Adelphi – secondo una pratica abituale in Arbasino di riscrittura dei propri testi, Fratelli d’Italia è il suo libro più famoso e rappresentativo e «uno dei più bei libri della seconda parte del Novecento», come lo definì Pier Paolo Pasolini: opera aperta di uno scrittore che ha scelto la «chiacchiera» colta e mondana, tra divertimento e satira pungente, tra parodia e farsa, per continuare a dire cose molto serie sui mali e sulle contraddizioni della società moderna. Fra i protagonisti della Neoavanguardia e del Gruppo 63, Arbasino firma con questo straordinario anti-romanzo e con l’insieme della sua opera il ritratto culturale, modaiolo e kitsch, dell’Italia di ieri e di oggi.
Escono nel 1964 i racconti La narcisata e La controra, seguiti da Super-Eliogabalo (1969), rivisitazione in chiave satirico-grottesca del romanzo storico, e dai testi degli anni Settanta: La bella di Lodi (1972), da un racconto del 1960 portato al cinema nel 1963 per la regia di Mario Missiroli, Il principe costante (1972), Specchio delle mie brame (1974), e il musical Amate sponde! (1974) scritto in collaborazione con lo stesso Missiroli.
Polemista e osservatore culturale di lungo corso e consolidato prestigio, Arbasino è autore di brillanti e importanti saggi dedicati alla letteratura e all’analisi sferzante della contemporaneità, tra cui si ricordano Certi romanzi (1964), La maleducazione teatrale (1966), Off-off (1968), Sessanta posizioni (1971), Fantasmi italiani (1977), In questo Stato (1978), Un paese senza (1980), Il meraviglioso, anzi (1985), La caduta dei tiranni (1990), Mekong (1994), Paesaggi italiani con zombi (1998). A questi volumi si affiancano i reportages Due orfanelle: Venezia e Firenze (1968), Trans-Pacific Express (1981), Lettere da Londra (1997). Del 1983 è la raccolta poetica Matinée. Un concerto di poesia. Negli anni Duemila vedono la luce, fra gli altri, Le Muse a Los Angeles (2000), le invettive poetiche Rap! (2001) e Rap 2 (2002), L’Ingegnere in blu (2008) su Carlo Emilio Gadda, La vita bassa (2008). L’opera narrativa di Arbasino è ora raccolta nei due volumi dei «Meridiani» di Mondadori Romanzi e racconti (a cura di Raffaele Manica, 2009 e 2010).
Alberto Arbasino ha ricevuto prestigiosi premi letterari e riconoscimenti internazionali, fra i quali, recentemente, il Premio Chiara (2004), il Premio Flaiano (2008) e il Premio Loria (2009). È insignito del titolo di Cavaliere di Gran Croce Ordine al Merito della Repubblica Italiana ed è stato deputato come indipendente per il Partito Repubblicano dal 1983 al 1987.
Il «Premio Letterario Castelfiorentino»
Posto sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica e con il Patrocinio della Regione Toscana e della Provincia di Firenze, il Premio Letterario Castelfiorentino, giunto oggi alla sua XII edizione, è organizzato dal Comune di Castelfiorentino-Assessorato alla Cultura, la Banca di Credito Cooperativo di Cambiano, il Comitato attività promozionali «Per Castello», la Confederazione Nazionale Misericordie d’Italia e l’Associazione Toscana per la Lotta contro la fibrosi cistica.
La sua giuria è composta da Marco Marchi (presidente), Maria Cristina Giglioli, Sandra Landi, Nicoletta Mainardi, Maria Sabrina Titone, Giacomo Trinci, Paolo Marini (segretario).
Vincitori del «Premio speciale» del «Castelfiorentino» nelle precedenti edizioni sono stati Mario Luzi, Maria Luisa Spaziani, Edoardo Sanguineti, Dacia Maraini, Tonino Guerra, Claudio Magris, Franco Loi, Vincenzo Cerami e Alberto Bevilacqua, mentre nella sezione inediti sul tema In Toscana: storie e impressioni si sono affermati, conseguendo il 1° premio, Francesco Ciulli e Fabio Sassetti, Giacomo Trinci, Alberto Arletti, Eugenio De Signoribus, Ettore Baraldi e Patrizia Ferrando, Francesco Camerini e Marco Giovenale, Valentino Ronchi, Francesco Scarabicchi, Paolo Di Paolo, Cynthia Collu e Giacomo Leronni.
La serata conclusiva di sabato 5 giugno 2010
La premiazione di Alberto Arbasino e degli autori vincitori per l’inedito avrà luogo sabato 5 giugno 2010, ore 21, nel Teatro del Popolo di Castelfiorentino, Piazza Gramsci.
La serata, alla quale interverranno il Sindaco di Castelfiorentino Giovanni Occhipinti, l’Assessore alla Cultura Maria Cristina Giglioli e il Presidente della Banca di Credito Cooperativo di Cambiano Paolo Regini, sarà condotta come di consueto da Marco Marchi. I testi di Alberto Arbasino e degli scrittori premiati saranno letti dall’attrice Sara Borsarelli.
Oltre alla proclamazione dei vincitori e dei segnalati per l’inedito sul tradizionale, specifico e connotante tema toscano, durante la serata saranno ufficialmente presentati e consegnati agli autori risultati vincitori e segnalati nel 2009 gli Atti della XI edizione del Premio: un libro dal titolo Dopo Monte Oliveto e altri testi, una copia del quale sarà data in omaggio a tutti i partecipanti.
L’ingresso alla manifestazione è gratuito e aperto a tutti. Per informazioni: tel. 0571-631731 e 338-4293724 - www.premioletterariocastelfiorentino.it
 |
«Aspettando il premio 2010»
Omaggio ad Alda Merini |
Sarà un sentito Omaggio a Alda Merini – la grande poetessa milanese recentemente scomparsa (1° novembre 2009) – il tema di «Aspettando il Premio 2010». L’omaggio, ideato dal Presidente del Premio Letterario Castelfiorentino Marco Marchi e tributato alla vigilia dell’attesa serata conclusiva della XII edizione del Premio di sabato 5 giugno, avrà luogo venerdì 4 giugno 2010, alle ore 21, nella magnifica cornice del restaurato Teatro del Popolo, prima della cerimonia di premiazione del Concorso Scuola che tradizionalmente, anno dopo anno, accompagna il Premio maggiore.
L’Omaggio a Alda Merini si articolerà in due momenti. Il primo – Scrivere la vita – sarà una significativa testimonianza sulla poesia di Alda Merini da parte del noto poeta di origine pistoiese Giacomo Trinci, autore di opere quali Cella, Voci dal sottosuolo, Telemachia, Resto di me e Senza altro pensiero, già vincitore nel 2000 del Premio Letterario Castelfiorentino per l’inedito su tema toscano con il poemetto Ritorno in Valdelsa e storico rappresentante della Giuria del Premio stesso. Nel corso della conversazione, condotta da Marco Marchi, Trinci rievocherà episodi e incontri con la Merini; si avrà inoltre modo di apprezzare la lettura da parte del poeta di alcuni versi a suo tempo dedicati alla poetessa.
Seguirà una breve ma intensa lettura di dieci poesie d’amore di Alda Merini dal titolo Folle di te, amore per la voce dell’attrice Sara Borsarelli
del Teatro «Il Vascello» di Roma e dell’«Elfo» di Milano, recentemente elogiata interprete dell’Angelo d’America in Angels in America-Perestroika di Tony Kushner, con la regia di Elio De Capitani e Ferdinando Bruni.
Avrà poi luogo la tradizionale, festosa premiazione del Concorso Scuola, con la consegna dei diplomi di merito e della pubblicazione che raccoglie i testi premiati dell’edizione 2009, dal titolo Ma un altro mondo è possibile? Pace, fantasia, opportunità… quello che vuoi tu.
L’incontro – promosso dal Comune di Castelfiorentino e dalla Banca di Credito Cooperativo di Cambiano e condotto da Marco Marchi, Presidente del Premio Letterario – si terrà al Teatro del Popolo di Castelfiorentino, Piazza Gramsci, venerdì 4 giugno, ore 21. Vi parteciperanno il Sindaco Giovanni Occhipinti, il Presidente della Banca di Credito Cooperativo di Cambiano Paolo Regini e l’Assessore alla Cultura Maria Cristina Giglioli.
L’ingresso alla manifestazione è gratuito e aperto a tutti. Per informazioni: tel. 0571-631731 e 338-4293724 ,nel sito, ad «Aspettando il Premio 2010», sono già on line testi e materiali relativi all’Omaggio a Alda Merini - www.premioletterariocastelfiorentino.it
 |
«Premio Letterario Castelfiorentino 2009» |
| | | |
|
Il «Premio speciale» 2009 ad Alberto Bevilacqua |
|
È Alberto Bevilacqua il vincitore del «Premio speciale» alla carriera della XI edizione del Premio Letterario Castelfiorentino di Poesia e Narrativa 2009. La premiazione, assieme alla proclamazione dei vincitori per l’inedito e all’assegnazione dei premi relativi, avrà luogo a Castelfiorentino sabato 6 giugno 2009, alle ore 21, nella magnifica cornice del restaurato Teatro del Popolo.
Scrittore di fama internazionale, poeta, giornalista, sceneggiatore e regista cinematografico, Alberto Bevilacqua è nato a Parma nel 1934. La polvere sull’erba, il suo primo romanzoscritto a appena vent’anni, ottiene l’apprezzamento di Sciascia e Pasolini, rimanendo però a lungo inedito (sarà pubblicato da Einaudi nel 2000). Una città in amore segna nel 1962 il vero e proprio debutto di Bevilacqua nella narrativa e l’avvio, affidato con fiducia alla scrittura, di un lavoro di approfondimento critico delle proprie radici.
Il grande successo arriva con il romanzo La Califfa (1964), la cui protagonista, Irene Corsini, inaugura una galleria di personaggi femminili che saranno tipici dei romanzi dello scrittore. Del romanzo, edito da Rizzoli, Bevilacqua firma anche la fortunata trasposizione cinematografica con l’interpretazione di Romy Schneider e Ugo Tognazzi e le musiche di Ennio Morricone (1970). Ed è un successo subito doppiato con il romanzo Questa specie d’amore (1966) e con il film omonimo scritto e diretto dallo stesso Bevilacqua (1972). In questi libri lo scrittore mette a fuoco il suo universo immaginativo incentrato sui temi dell’eros e del mistero, coniugando l’interesse per l’affresco storico e ambientale della provincia italiana fra Parma e il Po con la cura dell’introspezione psicologica, in risposta a pressanti istanze autobiografiche e alle motivazioni analogamente decisive dell’impegno intellettuale e civile.
L’attività del romanziere prosegue poi intensa e ininterrotta, sempre accreditata dalla maggiore editoria nazionale (da Rizzoli a Mondadori, a Einaudi) e sempre favorevolmente accolta da pubblico e critica. Escono L’occhio del gatto (1968), Il viaggio misterioso (1972), La festa parmigiana (1980), Il curioso delle donne (1983), La donna delle meraviglie (1984), Una misteriosa felicità (1990), I sensi incantati (1991), L’Eros (1994), Lettera alla madre sulla felicità (1995), Gialloparma (1997), Sorrisi dal mistero (1998), Anima amante (1999). Seguono in rapida successione i libri degli anni Duemila: Viaggio al principio del giorno (2001), La Pasqua rossa (2003), Parma degli scandali (2004), Attraverso il tuo corpo (2004), Tu che mi ascolti (2004), Il Gengis (2005), Lui che ti tradiva (2006), Storie della mia storia (2007), Il prete peccatore (2007), il fresco di stampa Eros II.
In parallelo alla scrittura narrativa Bevilacqua ha coltivato una sua originale vena poetica affidata ad una ricca produzione di versi, oggi in gran parte confluita nell’«Oscar» mondadoriano Le poesie, a cura di Alberto Bertoni (2007). Incoraggiato a scrivere versi da Attilio Bertolucci, suo insegnante al liceo, esordisce giovanissimo con la raccolta L’amicizia perduta (1961), cui fanno seguito L’indignazione (1973), La crudeltà (1975), Immagine e somiglianza. Poesie 1955-1982 (1982), Vita mia (1985), Il corpo desiderato (1988), Messaggi segreti (1992), Poesie d’amore (1996), fino alle raccolte recenti Piccole questioni di eternità (2002), Legame di sangue (2003), Tu che mi ascolti. Poesie alla madre (2005) e Duetto per voce sola. Versi dell’immedesimazione (2008).
Pure il felice incontro di Bevilacqua con il cinema, prima a fianco di importanti registi come Rossellini, Visconti, De Sica, Zampa, Fassbinder, poi come autore e regista di film spesso tratti dai suoi libri – Attenti al buffone (1976), Le rose di Danzica (1979), Bosco d’amore (1982), La donna delle meraviglie (1985), Tango blu (1987), Gialloparma (1999) –, è andato di pari passo con la crescente notorietà del narratore e del pubblicista di grande impatto, attivo da oltre mezzo secolo sulle pagine dei principali quotidiani nazionali e delle riviste.
Insignito dei più noti premi letterari italiani – dal Campiello allo Strega, al Bancarella –, Alberto Bevilacqua ha ricevuto anche prestigiosi riconoscimenti per il suo lavoro di sceneggiatore e regista, fra i quali il David di Donatello come miglior film per Questa specie d’amore. La sua opera è tradotta in Europa e negli Stati Uniti, in Brasile, in Messico, Cina e Giappone.
Il «Premio Letterario Castelfiorentino»
Posto sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica e con il Patrocinio della Regione Toscana e della Provincia di Firenze, il Premio Letterario Castelfiorentino, giunto oggi alla sua XI edizione, è organizzato dal Comune di Castelfiorentino-Assessorato alla Cultura, la Banca di Credito Cooperativo di Cambiano, il Comitato attività promozionali «Per Castello», la Confederazione Nazionale Misericordie d’Italia e l’Associazione Toscana per la Lotta contro la fibrosi cistica.
La sua giuria è composta da Marco Marchi (presidente), Sandra Landi, Nicoletta Mainardi, Sergio Mazzini, Maria Sabrina Titone, Giacomo Trinci, Paolo Marini (segretario).
Vincitori del «Premio speciale» del «Castelfiorentino» nelle precedenti edizioni sono stati Mario Luzi, Maria Luisa Spaziani, Edoardo Sanguineti, Dacia Maraini, Tonino Guerra, Claudio Magris, Franco Loi e Vincenzo Cerami, mentre nella sezione inediti sul tema In Toscana: storie e impressioni si sono affermati, conseguendo il 1° premio, Francesco Ciulli e Fabio Sassetti, Giacomo Trinci, Alberto Arletti, Eugenio De Signoribus, Ettore Baraldi e Patrizia Ferrando, Francesco Camerini e Marco Giovenale, Valentino Ronchi, Francesco Scarabicchi, Paolo Di Paolo e Cynthia Collu.
La serata conclusiva di sabato 6 giugno 2009
La premiazione di Alberto Bevilacqua e degli autori vincitori per l’inedito avrà luogo sabato 6 giugno 2009, ore 21, nel Teatro del Popolo di Castelfiorentino, Piazza Gramsci.
La serata, alla quale interverranno il Sindaco di Castelfiorentino Laura Cantini, l’Assessore alla Cultura Sergio Mazzini e il Presidente della Banca di Credito Cooperativo di Cambiano Paolo Regini, sarà condotta come di consueto da Marco Marchi. I testi di Alberto Bevilacqua e degli scrittori premiati saranno letti dall’attore Francesco Manetti.
Oltre alla proclamazione dei vincitori e dei segnalati per l’inedito sul tradizionale, specifico e connotante tema toscano, durante la serata saranno ufficialmente presentati e consegnati agli autori risultati vincitori e segnalati nel 2008 gli Atti della X edizione del Premio: un libro dal titolo Su biccu / L’angolo e altri testi, una copia del quale sarà data in omaggio a tutti i partecipanti.
L’ingresso alla manifestazione è gratuito e aperto a tutti. Per informazioni: tel. 0571-631731 e 338-4293724 - www.premioletterariocastelfiorentino.it
|
|
 |
«Aspettando il premio 2009». Ricordo di Mario Luzi |
Sarà un doveroso e commosso Ricordo di Mario Luzi – il grande poeta che a suo tempo inaugurò il prestigioso Albo d’oro del Premio speciale del Premio Letterario Castelfiorentino – il tema di «Aspettando il Premio 2009». L’omaggio, ideato dal Presidente del Premio Marco Marchi (nella foto) e tributato alla vigilia dell’attesa serata conclusiva della XI edizione del Premio del 6 giugno, avrà luogo venerdì 5 giugno 2009, alle ore 21, nella magnifica cornice del restaurato Teatro del Popolo, prima della cerimonia di premiazione del Concorso Scuola che tradizionalmente, anno dopo anno, accompagna il Premio maggiore. Potrà ricrearsi così l’atmosfera giovanile e gioiosa di quella memorabile serata del 16 giugno 2001, quando – non essendo ancora distinte le due serata di premiazione del settore scolastico e del premio per gli scrittori adulti – Luzi, festeggiatissimo, fu tra noi.
Un’accoglienza davvero calda e partecipata, quella di allora, come nel fare la cronaca dell’avvenimento un giornalista puntualmente riferiva: «Un poeta emozionato e felice in mezzo a tanti ragazzi, anche loro premiati come lui. Un poeta, 87 anni, confortato dal pensiero che la poesia non sia un ramo secco, ma anzi abbia tanti germogli. Così si è sentito Mario Luzi, che l’altra sera ha ricevuto un riconoscimento nell’ambito del Premio di poesia e narrativa Castelfiorentino. ‘Non capita spesso di avere questi riscontri – ha detto Luzi – e di sapere che la poesia continua’».
Il Ricordo di Mario Luzi si articolerà in due momenti. Il primo – L’infinito ritrarre – sarà un’interessante testimonianza sul poeta da parte del pittore di origine versiliese Mario Francesconi che a Luzi ha dedicato una vasta serie di ritratti di recente esposti in Palazzo Piccolomini a Pienza per iniziativa del Centro Studi Mario Luzi «La Barca» che proprio a Pienza ha sede. Nel corso della conversazione, nella quale Francesconi rievocherà episodi e incontri, si avrà modo di apprezzare – proiettati sullo sfondo, un po’ come sfogliando un album o il catalogo di una mostra – alcuni dei moltissimi ed artisticamente sempre risolti ritratti del poeta (nella foto uno di essi, conservato all’Archivio Contemporaneo A. Bonsanti del Gabinetto Scientifico-Letterario G. P. Vieusseux di Firenze).
Nell’occasione il pittore donerà al Premio Letterario Castelfiorentino una pregevole puntasecca espressamente realizzata dal titolo Parole.
Seguirà una breve ma intensa lettura di poesie di Luzi su tema naturale dal titolo L’Elsa e altri fiumi per la voce dell’attore Francesco Manetti dell’Accademia Nazionale Silvio d’Amico di Roma. Sì, anche l’Elsa, perché in pochi lo sanno, ma in alcuni versi di Viaggio terrestre e celeste di Simone Martini (quelli che dicono «È fermo il fiume. Sonnecchia – / amaca quelle maglie / di suoi vibratili riflessi…»).Luzi si è ispirato al nostro fiume, e anche questo costituirà per molti una sorpresa. La concentrata sequenza di testi, curata da Marco Marchi – studioso del poeta e autore di un Invito alla lettura di Mario Luzi per l’editore Mursia –, si concluderà con Dopo la curva, e cioè proprio con la poesia che Luzi lesse dall’allora suo ultimo libro Sotto specie umana, dedicandola al pubblico che, incantato, gremiva il Ridotto del Teatro del Popolo. Avrà poi luogo la tradizionale, festosa premiazione del Concorso Scuola, con la consegna dei diplomi di merito e della pubblicazione che raccoglie i testi premiati dell’edizione 2008, dal titolo Ho un sogno. Passione, emozioni, desideri per il futuro.
L’incontro – promosso dal Comune di Castelfiorentino e dalla Banca di Credito Cooperativo di Cambiano e condotto da Marco Marchi, Presidente del Premio Letterario – si terrà al Teatro del Popolo di Castelfiorentino, Piazza Gramsci, venerdì 5 giugno, ore 21. Vi parteciperanno il Sindaco Laura Cantini, il Presidente della Banca di Credito Cooperativo di Cambiano Paolo Regini e l’Assessore alla Cultura Sergio Mazzini.
L’ingresso alla manifestazione è gratuito e aperto a tutti. Per informazioni: tel. 0571-631731 e 338-4293724 - www.premioletterariocastelfiorentino.it Nel sito, ad «Aspettando il Premio 2009», sono già on line testi e materiali relativi al Ricordo di Mario Luzi.
|
|
|
 |
«Premio Letterario Castelfiorentino 2008» |
|
A Vincenzo Cerami il Premio Letterario Castelfiorentino 2008 |
È Vincenzo Cerami il vincitore del «Premio speciale» della X
edizione del Premio Letterario Castelfiorentino di Poesia e Narrativa 2008. La premiazione,
assieme alla proclamazione dei vincitori per l’inedito e all’assegnazione dei premi relativi,
avrà luogo a Castelfiorentino sabato 7 giugno 2008, ore 21, nella suggestiva
cornice della Chiesa di San Francesco, Piazza Ulivelli.
Personaggio internazionalmente noto, scrittore e sceneggiatore, allievo di
Pasolini, collaboratore e amico di Roberto Benigni, Vincenzo Cerami è
nato a Roma nel 1940. Ha avuto come insegnante di lettere nella scuola media di Ciampino Pier
Paolo Pasolini, che lo ha introdotto all’amore per la letteratura e la poesia. Nel 1969 è
aiuto regista dello stesso Pasolini per Uccellacci e uccellini. È del ’76 il suo primo
romanzo, Un borghese piccolo piccolo, accolto positivamente dalla critica e portato
l’anno dopo sullo schermo da Mario Monicelli con l’interpretazione di Alberto Sordi.
Ha così inizio una carriera creativamente poliedrica e ricchissima nella quale cinema e
letteratura di continuo si intersecano. Come narratore nei suoi romanzi e nei suoi racconti Cerami
ritrae la condizione umana attraverso invenzioni satirico grottesche, a volte crudeli ma non prive
di una disperata pietas, che lo pongono sulla linea di una tradizione letteraria e stilistica
del comico che partendo da Boccaccio giunge a Moravia.
Dopo il romanzo d’esordio si susseguono così Amorosa presenza (1978), Tutti cattivi
(1981), Ragazzo di vetro (1983), La lepre (1988) e i racconti di L’ipocrita (1991) e
La gente (1993). Notevole anche la produzione per il teatro, a cominciare dalle commedie L’amore
delle tre melarance (1984), Sua maestà (1986), Hello George! (1988), al recente
Sola me ne vo (2007) scritto per Mariangela Melato. Dalla sua collaborazione con il musicista
Nicola Piovani sono derivati altri felici esiti artistici, tra cui Le Cantate del Fiore e del Buffo
(1990), Il signor Novecento (1992), Canti di scena (1993), La Pietà (1998),
Lettere al metronomo (2002), Cantata dei Cent’anni (2006) e Made in Italy (2006).
Negli anni Ottanta e Novanta Cerami si dedica intensamente alla scrittura per il cinema firmando sceneggiature
per registi e attori di qualità, da Gianni Amelio a Marco Bellocchio, da Sergio Citti a Giuseppe
Bertolucci, da Francesca Comencini a Antonio Albanese. Il grande successo arriva grazie al sodalizio con
Roberto Benigni con cui collabora per Il piccolo diavolo (1988), Johnny Stecchino (1991),
Il mostro (1994), La vita è bella (1997, film vincitore di tre Oscar, David di Donatello
a Cerami per la sceneggiatura 1998), Pinocchio (2002), La tigre e la neve (2005).
Nel 2001 torna alla narrativa con il romanzo Fantasmi, edito da Einaudi, e l’anno successivo inizia a
pubblicare con l’editore Garzanti, che gli dedica una collana personale per la riedizione delle sue opere più
importanti, fra le quali è d’obbligo ricordare anche Consigli a un giovane scrittore. Escono in questa
collana gli autobiografici Pensieri così (2002). Nel 2005 con La sindrome di Tourette. Storie
senza storia lo scrittore propone una nuova raccolta di racconti con la quale vince il Premio di narrativa
«Arturo Loria», seguita da un altro romanzo, L’incontro (2005), e da Io ti amo (2006).
Ha ricevuto prestigiosi premi e riconoscimenti internazionali per la sua carriera letteraria, teatrale e cinematografica:
fra questi, oltre ai già ricordati, il «Premio Vittorio De Sica» (2004) e la nomina per l’Italia
ad «Ambasciatore di Hans Christian Andersen» (2005). Nel 2001 è stato nominato Commendatore
dall’Ordine al Merito della Repubblica e nel 2006 l’Università di Pisa gli ha conferito la laurea honoris causa
in Letterature e filologie europee.
Il «Premio
Letterario Castelfiorentino»
Posto sotto l’Alto
Patronato del Presidente
della Repubblica e
con il Patrocinio
della Regione Toscana
e della Provincia di
Firenze, il
Premio Letterario Castelfiorentino,
giunto oggi alla sua
X edizione, è organizzato
dal Comune
di Castelfiorentino-Assessorato
alla Cultura,
la Banca di
Credito Cooperativo
di Cambiano,
il Comitato
attività promozionali «Per
Castello»,
la Confederazione
Nazionale Misericordie
d’Italia e
l’Associazione
Toscana per la Lotta
contro la fibrosi cistica.
La sua giuria è composta
da Marco Marchi (presidente), Sandra
Landi, Nicoletta
Mainardi, Sergio
Mazzini, Maria
Sabrina Titone, Giacomo
Trinci, Paolo
Marini (segretario).
Vincitori del «Premio
speciale» del «Castelfiorentino» nelle
precedenti edizioni sono
stati Mario Luzi,
Maria Luisa Spaziani, Edoardo
Sanguineti, Dacia
Maraini, Tonino
Guerra , Claudio
Magris e Franco
Loi, mentre
nella sezione
inediti sul tema In
Toscana: storie e impressioni si
sono affermati, conseguendo
il 1° premio, Francesco
Ciulli e Fabio
Sassetti, Giacomo
Trinci, Alberto
Arletti, Eugenio
De Signoribus, Ettore
Baraldi e Patrizia
Ferrando, Francesco
Camerini e Marco
Giovenale, Valentino
Ronchi, Francesco
Scarabicchi, Paolo Di Paolo.
La serata conclusiva di sabato 7 giugno 2008 e la mostra del decennale
La premiazione di Vincenzo Cerami e degli autori
vincitori per l’inedito avrà luogo sabato
7 giugno 2008, ore
21, nella Chiesa di San Francesco di Castelfiorentino, Piazza Ulivelli.
La serata, alla quale
interverranno il Sindaco
di Castelfiorentino Laura
Cantini, l’Assessore
alla Cultura Sergio
Mazzini e il
Presidente della Banca
di Credito Cooperativo
di Cambiano Paolo
Regini, sarà condotta
come di consueto da Marco
Marchi. I testi
di Vincenzo Cerami e
degli scrittori premiati
saranno letti dall’attrice Sara Borsarelli.
Oltre alla proclamazione
dei vincitori e dei segnalati
per l’inedito sul
tradizionale, specifico
e connotante tema toscano, è prevista
quest’anno la consegna
di una pubblicazione
collettiva dal titolo Io
scrivo poesie, riservata
agli scrittori della «Libera
Scuola del Premio»che a suo tempo presero parte all’omonimo incontro di «Aspettando
il Premio».
Durante la serata saranno
infine ufficialmente
presentati e consegnati
agli autori risultati
vincitori e segnalati
nel 2007 gli Atti
della IX edizione del
Premio: un
libro dal titolo Da qui e altri testi,
una copia del quale sarà data
in omaggio a tutti i
partecipanti.
Gli intervenuti alla manifestazione potranno anche visitare, nel chiostro e nella
sagrestia della Chiesa di San Francesco, la mostra del
decennale Festeggiando il Premio. Dieci anni del Premio Letterario Castelfiorentino.
I personaggi, le immagini, i documenti.
L’ingresso alla manifestazione è gratuito
e aperto a tutti. Per informazioni:
tel. 0571-631731 e 338-4293724
- www.premioletterariocastelfiorentino.it
|
 |
«Festeggiando il Premio». La mostra del decennale |
«Aspettando il Premio» si colora quest’anno di festa e diventa – gioiosamente ponendosi
tra passato e futuro, rievocazione e aspettativa – «Festeggiando il Premio».
In attesa dell’imminente serata finale della decima edizione del «Castelfiorentino» in
programma per sabato 7 giugno 2008, ecco Festeggiando il Premio. Dieci anni del Premio Letterario
Castelfiorentino. I personaggi, le immagini, i documenti, una mostra a cura di Marco Marchi,
Presidente del Premio e Professore di Letteratura italiana moderna e contemporanea all’Università di
Firenze. La mostra ricostruisce per tappe salienti i dieci anni di storia del Premio Letterario
Castelfiorentino: dai suoi esordi di piccolo concorso locale ancora incerto fra arte e letteratura
alla sua progressiva definizione e alla sua rapida affermazione su scala nazionale. Il percorso,
ambientato nella suggestiva cornice della centralissima Chiesa di San Francesco, è seguito
ed illustrato sia sul piano dell’inedito su tema toscano che ha continuativamente connotato il concorso
fin dalla sua prima edizione 1999, sia su quello del «Premio speciale» di anno in anno conferito, a
partire dal 2001, ai più prestigiosi poeti e scrittori italiani del panorama letterario contemporaneo.
Sfilano così i personaggi di maggior rilievo di questa iniziativa che attraverso pubblicazioni,
lettere e documenti, manifesti, fotografie e un filmato appositamente realizzato per l’occasione si
racconta, con una straordinaria galleria di poeti e scrittori internazionalmente noti, protagonisti
di serate indimenticabili: dal grandissimo e compianto Mario Luzi a Maria Luisa Spaziani, da Edoardo
Sanguineti e Dacia Maraini a Tonino Guerra, da Claudio Magris a Franco Loi. Accanto a loro, gli autori
dell’”Albo d’oro” dell’inedito – spesso, oggi, autori molto conosciuti e accreditati –, via via
arricchitosi attraverso la puntuale segnalazione di testi poetici e narrativi: Fabio Sassetti e
Francesco Ciulli, Giacomo Trinci, Alberto Arletti, Eugenio De Signoribus, Ettore Baraldi e Patrizia
Ferrando, Francesco Camerini e Marco Giovenale, Valentino Ronchi, Francesco Scarabicchi e Paolo Di Paolo.
E ancora – oltre agli scrittori della «Libera Scuola del Premio» – i numerosi personaggi
che hanno dato vita alle collaterali iniziative culturali di «Aspettando il Premio» –
dall’omaggio del 2003 a Federigo Tozzi citazionalmente intitolato Castelfiorentino, bianco nel
sole... a quelli a Pier Paolo Pasolini e ad Arturo Loria (rispettivamente Le forme della poesia
e L’arte di raccontare, 2006 e 2007), dal ciclo di conferenze dal titolo I poeti e la Storia
(2004) ai due incontri di Poesia e memoria (2005)–, senza dimenticare i giovani e giovanissimi
scrittori del «Concorso Scuola» che ha felicemente accompagnato, legandosi al territorio e
aprendosi di volta in volta all’insegna di temi di alto valore educativo ad altre realtà scolastiche
toscane di ogni ordine e grado, la lunga e fattiva storia del Premio Letterario Castelfiorentino.
La mostra Festeggiando il Premio. Dieci anni del Premio Letterario Castelfiorentino. I personaggi, le immagini,
i documenti, promossa dal Comune di Castelfiorentino e dalla Banca di Credito Cooperativo di Cambiano, si
terrà nella Chiesa di San Francesco, dove si svolgerà quest’anno, sabato 7 giugno alle ore 21,
anche la serata conclusiva del Premio Letterario Castelfiorentino. L’inaugurazione, alla quale parteciperanno
il Sindaco di Castelfiorentino Laura Cantini, l’Assessore alla cultura Sergio Mazzini, il Presidente della Banca
di Credito Cooperativo Paolo Regini e il curatore dell’esposizione Marco Marchi, è fissata per giovedì 22
maggio alle ore 12.
La mostra, che è inserita tra le iniziative della rassegna di «In/Canti & Banchi» 2008,
resterà aperta fino a domenica 8 giugno, con i seguenti orari di apertura: giovedì 22, venerdì 23 e
sabato 24 maggio, ore 17,30-19,30 e 21-24; domenica 25 maggio, ore 10-20; fino all’8 giugno: giovedì,
venerdì e sabato, ore 17,30-19,30; domenica, ore 10-12 e 17,30-19-30. L’ingresso è gratuito e
aperto a tutti. Per informazioni: tel. 0571-631731 e
www.premioletterariocastelfiorentino.it. Nel sito del Premio, nella sezione dedicata ad «Aspettando
il Premio», sono già on line testi e materiali relativi alla manifestazione.
|
 |
«Premio
Letterario Castelfiorentino
2007» |
Il
«Premio speciale 2007»
a Franco Loi |
È Franco
Loi il vincitore
del «Premio speciale» della
IX edizione del Premio
Letterario Castelfiorentino
di Poesia e Narrativa
2007. La premiazione,
assieme alla proclamazione
dei vincitori per l’inedito
e all’assegnazione
dei premi relativi, avrà luogo sabato
9 giugno 2007, ore 21,
presso il Ridotto del
Teatro del Popolo di
Castelfiorentino,
Piazza Gramsci.
Poeta
tra i maggiori del nostro
tempo, traduttore e saggista, Franco
Loi è nato
a Genova nel 1930, ma ha
vissuto fin dal 1937 a
Milano, città alla
quale si legano intimamente
il suo mondo poetico e
la scelta del dialetto
come lingua di poesia.
Dopo la guerra e la partecipazione
alla lotta civile, Loi
svolge un’intensa
militanza politica. Si
impiega in vari mestieri
e comincia intanto a scrivere
versi. Il suo debutto ufficiale
si situa nei primi anni
Settanta con le raccolte I
cart (1973) e Poesie
d’amore (1974),
cui segue nel 1975 per
Einaudi il poemetto Stròlegh.
Autorevolmente prefato
da Fortini, Stròlegh impone
Franco Loi come presenza
originale e di assoluto
rilievo nel panorama della
poesia italiana del secondo
Novecento.
La vocazione epico-narrativa
della poesia di Loi si
caratterizza dapprima in
senso espressionista, mediante
l’uso personalissimo
di un idioletto dialettale
e gergale attinto dagli
strati popolari e proletari
della città e dell’Interland.
La rappresentazione tragica
e grottesca della Milano
popolana della giovinezza,
pure sensibile a continui
sconfinamenti lirici e
visionari, non è infatti
disgiunta dalla riflessione
sulla società moderna
e le sue contraddizioni,
non esistendo per Loi due
modi distinti di “essere
uomo ed essere poeta”,
ma uno stesso impegno culturale,
etico e civile, responsabilmente
affidato alla poesia.
Dopo Teater (1978),
e dopo l’esperienza
a Loi altrettanto congeniale
della poesia-teatro, gli
anni Ottanta e Novanta
vedono l’uscita di
numerose raccolte: L’aria (1981), L’angel (1981,
prima parte), Lünn (1982), Bach (1986), Liber (1988), Memoria (1991), Umber (1992), L’angel (1994), Arbur (1994), Verna (1997), Album
di famiglia (1998), Amur
del temp (1999). La
tensione esistenziale e
metafisica connaturata
al vigoroso afflato libertario
del poeta circola sempre
più invasiva nei
suoi versi, mescolando
storia pubblica e storia
privata, meditazione e
racconto, in accordo con
una crescente flessibilità dello
strumento dialettale: come
accade nel notevolissimo
poema L’angel,
dove la combinazione espressiva
dei registri converge sul
dialetto genovese, il dialetto
materno di Colorno e il
romanesco.
Anche negli ultimi
libri – El
vent (2000), Isman (2002), Aquabella (2004), Pomo
bel pomo (2005, con
Erminia Lucchini), fino
al fresco di stampa Voci
d’osteria (Mondadori
2007) –, l’universo
poetico tra popolare e
onirico del milanese Loi, con
i suoi variegati e mutevoli
paesaggi urbani, la sua “aria” e
il suo Dio lontano e vicino,
continua a trovare ispirazione
nelle vicende della vita
e nel valore del tempo
e della memoria: Aria
de la memoria, appunto,
secondo il titolo dell’auto-antologia
per Einaudi del 2005. Tradotta
in molti paesi europei
e negli Stati Uniti, la
poesia di Franco Loi ha
ottenuto anche all’estero
consensi e prestigiosi
riconoscimenti.
Tra
i contributi saggistici
dell’autore si
segnalano gli scritti
sulla poesia e la letteratura
di Diario
breve (1995), La
lingua della poesia (1995), Poesia
e religione (1996).
Ha curato con Davide
Rondoni un’antologia
della poesia italiana
degli ultimi trent’anni
(2001). Di rilievo
pure le sue traduzioni
di grandi poeti in dialetto,
da Teofilo Folengo a
Delio Tessa. Collabora
al supplemento
culturale del “Sole-24Ore”.
Il «Premio
Letterario Castelfiorentino»
Posto sotto l’Alto
Patronato del Presidente
della Repubblica e
con il Patrocinio
della Regione Toscana
e della Provincia di
Firenze, il
Premio Letterario Castelfiorentino,
giunto oggi alla sua
IX edizione, è organizzato
dal Comune
di Castelfiorentino-Assessorato
alla Cultura,
la Banca di
Credito Cooperativo
di Cambiano,
il Comitato
attività promozionali «Per
Castello»,
la Confederazione
Nazionale Misericordie
d’Italia e
l’Associazione
Toscana per la Lotta
contro la fibrosi cistica.
La sua giuria è composta
da Marco Marchi (presidente), Sandra
Landi, Nicoletta
Mainardi, Sergio
Mazzini, Maria
Sabrina Titone, Giacomo
Trinci, Paolo
Marini (segretario).
Vincitori del «Premio
speciale» del «Castelfiorentino» nelle
precedenti edizioni sono
stati Mario Luzi,
Maria Luisa Spaziani, Edoardo
Sanguineti, Dacia
Maraini, Tonino
Guerra e Claudio
Magris, mentre
nella sezione
inediti sul tema In
Toscana: storie e impressioni si
sono affermati, conseguendo
il 1° premio, Francesco
Ciulli e Fabio
Sassetti, Giacomo
Trinci, Alberto
Arletti, Eugenio
De Signoribus, Ettore
Baraldi e Patrizia
Ferrando, Francesco
Camerini e Marco
Giovenale, Valentino
Ronchi, Francesco
Scarabicchi.
La
serata conclusiva di sabato
9 giugno 2007
La premiazione di Franco
Loi e degli autori
vincitori per l’inedito avrà luogo sabato
9 giugno 2007, ore
21, presso il Ridotto
del Teatro del Popolo
di Castelfiorentino,
Piazza Gramsci.
La serata, alla quale
interverranno il Sindaco
di Castelfiorentino Laura
Cantini, l’Assessore
alla Cultura Sergio
Mazzini e il
Presidente della Banca
di Credito Cooperativo
di Cambiano Paolo
Regini, sarà condotta
come di consueto da Marco
Marchi. I testi
di Franco Loi e
degli scrittori premiati
saranno letti dall’attore Alberto
Rossatti.
Oltre alla proclamazione
dei vincitori e dei segnalati
per l’inedito sul
tradizionale, specifico
e connotante tema toscano, è prevista
quest’anno la consegna
di una pubblicazione
collettiva dal titolo Io
scrivo racconti, riservata
agli scrittori della «Libera
Scuola del Premio» che
hanno preso parte all’omonimo
incontro del marzo scorso
di «Aspettando
il Premio 2007».
Durante la serata saranno
infine ufficialmente
presentati e consegnati
agli autori risultati
vincitori e segnalati
nel 2006 gli Atti
della VIII edizione del
Premio: un
libro dal titolo Via
del vento e altri testi,
una copia del quale sarà data
in omaggio a tutti i
partecipanti.
L’ingresso alla manifestazione è gratuito
e aperto a tutti. Per informazioni:
tel. 0571-631731 e 338-4293724
- www.premioletterariocastelfiorentino.it
|
 |
L’arte di raccontare |
È
il racconto il tema dei
due incontri di «Aspettando
il Premio 2007».
Il primo è un doveroso
e convinto Omaggio
a Arturo Loria,
conteso ma sicuro scrittore
del Novecento italiano,
a tutti gli effetti un Maestro
del racconto: Loria,
l’autore picaresco
e “solariano”
dei bellissimi racconti
del Cieco e la Bellona
e Fannias Ventosca,
della Scuola di ballo
e Il compagno dormente.
Affidando a un’attrice
del calibro di Iaia
Forte un testo
scenico tratto dai racconti-capolavoro
di Loria si intende così
indicare e promuovere uno
straordinario esempio di
testimonianza esistenziale
fattasi arte, parola necessitata
e necessaria, universale,
che supera spazio e tempo
per rifrangere i suoi significati
sull’oggi.
Elaborato nei termini critico-drammaturgici
di una sintetica antologia-spettacolo,
Scene del volo immobile
ha debuttato con un grande
successo personale di Iaia
Forte al Teatro
Comunale di Carpi –
città natale e mitico
luogo dell’infanzia
del poi fiorentino d’adozione
Arturo Loria –
nell’ottobre del 2006,
e sarà a breve riproposto,
per ricordare i cinquant’anni
dalla morte dello scrittore,
a Firenze, al Saloncino
del Teatro della Pergola.
Al fianco dell’attrice
protagonista, la presenza
e la voce di un intenso
Tommaso Ragno
nel ruolo dello scrittore
che si rievoca e si confessa.
Dal Compagno dormente
al Caffè arabo,
dalla Danza sul prato
al Falco, dal Cieco
e la Bellona al Fratellino,
alla Serra: sette
racconti come sette stanze
spiate, sette porte che
si aprono su sette sconcertanti
visioni del reale. Grazie
all’arte di raccontare
di Arturo Loria,
Scene del volo immobile
sorprende atti e desideri
di un ibrido bestiario umano
crudele e suggestivo, brutalmente
corporeo e nel contempo
assetato di sentimenti,
in cerca di libertà
e innocenza. Una sequenza
imprevista di attimi di
verità colti in spazi
narrativi di grande efficacia
che sono come le camere
d’albergo di uno dei
racconti di Loria o le stanze
dell’oscuro castello
di Barbablù. Ne deriva
una formidabile perlustrazione
del profondo, un impietoso
ed avvincente sopralluogo
per via simbolica –
tra sogni, incubi, rivelazioni
e residui incanti –
di un inferno che è
qui, in ciascuno di noi.
Ed eccoci al secondo incontro
di L’arte
di raccontare,
alle sue specifiche modalità
e ai suoi obiettivi. Analogamente
a Arturo Loria, testimoniando
nel presente e al presente
Io scrivo racconti,
quanti credono nell’esercizio
letterario rinsaldano nel
mondo odierno fiducie nella
continuità di valori
umani individuali e collettivi,
all’insegna della
libertà e dell’espressione.
Per questo, assieme alla
testimonianza in di tre
scrittori contemporanei
affermati ma tra loro diversissimi
come Antonio Prete,
Antonio Pascale e Enzo Fileno
Carabba, abbiamo
sollecitato quella di chi
sul nostro territorio alla
scrittura di tipo narrativo
si rivolge: nell’intento
di un confronto dialogico
e di reciproci arricchimenti,
e secondo la formula già
felicemente sperimentata
con la serata Io scrivo
poesie di “Aspettando
il Premio 2005”.
Il programma è stato
ideato e curato da Marco
Marchi, cui spetterà
come al solito la conduzione
delle due serate.
Promossi dal Comune di Castelfiorentino
e dalla Banca di Credito
Cooperativo di Cambiano,
gli incontri si terranno
al Ridotto del Teatro del
Popolo, Piazza Gramsci,
ore 21, rispettivamente
domenica 11 marzo e venerdì
30 marzo 2007. Vi parteciperanno
il Sindaco
Laura Cantini, Paolo
Regini, Presidente
della Banca di Credito Cooperativo
di Cambiano, e Stefano
Loria, nipote di
Arturo Loria e attento conoscitore
della sua opera; e, nell’ambito
del secondo incontro, Sergio
Mazzini, Assessore
alla Cultura, Francesco
Bosio, Direttore
generale della Banca di
Credito Cooperativo di Cambiano,
gli scrittori Antonio
Prete, Antonio Pascale e
Enzo Fileno Carabba,
e quanti, a Castelfiorentino
e altrove, rappresentanti
della “Libera
Scuola del Premio”
o suoi potenziali nuovi
aderenti, scrivono racconti.
L’ingresso alle manifestazioni
è gratuito e aperto
a tutti.
Per informazioni: tel. 0571-631731
e 338-4293724. Nel sito,
ad “Aspettando il
Premio”, sono già
on line testi e materiali
relativi ai due incontri
|
 |
«Premio
Letterario Castelfiorentino
2006» |
Il
«Premio speciale 2006»
a Claudio Magris |
È
Claudio Magris
il vincitore del «Premio
speciale» della VIII
edizione del Premio Letterario
Castelfiorentino di Poesia
e Narrativa 2006. La premiazione,
contestualmente alla proclamazione
dei vincitori per l’inedito
e all’assegnazione dei
premi relativi, avrà
luogo sabato 10 giugno
2006, ore 21, presso il Ridotto
del Teatro del Popolo di Castelfiorentino,
Piazza Gramsci.
Scrittore di raffinata
efficacia e straordinaria
capacità di coinvolgimento,
germanista e studioso della
letteratura mitteleuropea,
saggista di vasta cultura
e acuto giornalista, Claudio
Magris –
nato a Trieste nel 1939
– è considerato,
a ragione, l’erede
di quella prestigiosa tradizione
triestina che annovera tra
i suoi archetipi letterari
Svevo e Saba.
Fin dalla sua tesi di laurea
discussa all’Università
di Torino, Il mito asburgico
nella letteratura austriaca
moderna, edita da Einaudi
nel 1963, Trieste si rivela
per Magris luogo simbolico
e nucleo ispirativo originario
di un itinerario protratto,
volto attraverso la scrittura
e le sue poliedriche accezioni
applicative e di genere,
alla conoscenza dell’uomo
moderno, còlto nelle
sue ambiguità e nelle
sue contraddizioni, indagato
nelle imprevedibilità
dei suoi comportamenti e
nei suoi traumi non meno
che nei suoi valori e nelle
possibilità di una
propria riaffermazione in
chiave coscienziale e solidaristica.
In questo senso appare fondamentale
e fondante il suo contribuito
di tipo critico alla conoscenza
della cultura mitteleuropea
in Italia, complessivamente
svolto attraverso l’insegnamento
universitario e una fitta
serie di studi e traduzioni:
da Wilhelm Heinse (1968),
Lontano da dove. Joseph
Roth e la tradizione
ebraico-orientale (1971)
a Dietro le parole
(1978) e Itaca
e oltre (1982); da
Trieste. Un’identità
di frontiera (scritto
in collaborazione con lo
storico Angelo Ara, 1982)
a L’anello di
Clarisse. Grande
stile e nichilismo nella
letteratura moderna (1984)
e Utopia e disincanto
(1999). Tra gli autori
tradotti, Ibsen, Kleist
e Schnitzler
Come narratore Magris esordisce
nel 1984 con Illazioni
su una sciabola, subito
salutato come scrittore
dotato e originale. Risale
a due anni dopo il felicissimo
libro della consacrazione,
Danubio, romanzo
pubblicato da Garzanti e
oggi tradotto in molte lingue,
situabile al denso crocevia
tra romanzo, diario e saggio,
e cioè secondo quella
cifra che sigla le capacità
stesse di scandaglio esplorativo
e suggestione dell’esercizio
artistico cui Magris si
affida.
Altrettanto riuscito ed
importante, legato alla
specificità di una
dizione in grado di infrangere
all’insegna del viaggio
e del viaggio della scrittura,
in una sorta di pluritestimonianza
storica umanamente incaricata,
simultanea e bruciante,
le categorie di spazio e
tempo, l’ultimo testo
poematico-romanzesco Alla
cieca, apparso nel
2005, di nuovo per i tipi
di Garzanti. Tra i libri
di narrativa si segnalano
inoltre il romanzo breve
Un altro mare (1991),
il racconto Il Conde
(1993), e ancora Le
voci (1995), Microcosmi
(1997, Premio Strega 1998),
L’infinito viaggiare
(2005), Lei dunque capirà
(2006).
Magris ha anche firmato
un’opera teatrale:
Stadelmann (1988).
Nota a tutti la sua attività
di tipo giornalistico svolta
per il “Corriere della
Sera”. Vincitore di
numerosi premi e riconoscimenti
nazionali e internazionali,
insignito di lauree
ad honorem presso università
europee, Claudio Magris
è stato senatore
della Repubblica dal 1994
al 1996.
Il «Premio
Letterario Castelfiorentino»
Posto sotto l’Alto
Patronato del Presidente
della Repubblica
e con il Patrocinio
della Regione Toscana e
della Provincia di Firenze,
il Premio Letterario Castelfiorentino,
giunto oggi alla sua VIII
edizione, è organizzato
dal Comune di Castelfiorentino-Assessorato
alla Cultura, la Banca di
Credito Cooperativo di Cambiano,
il Comitato attività
promozionali «Per
Castello», la Confederazione
Nazionale Misericordie d’Italia
e l’Associazione Toscana
per la Lotta contro la fibrosi
cistica.
La sua giuria è composta
da Marco Marchi
(presidente), Sandra
Landi, Nicoletta Mainardi,
Sergio Mazzini, Maria Sabrina
Titone, Giacomo Trinci,
Paolo Marini (segretario).
Vincitori del «Premio
speciale» del «Castelfiorentino»
nelle precedenti edizioni
sono stati Mario
Luzi, Maria Luisa Spaziani,
Edoardo Sanguineti, Dacia
Maraini e Tonino Guerra,
mentre, ancora dal 2001
al 2005, nella sezione
inediti sul tema In
Toscana: storie e impressioni
si sono affermati, conseguendo
il 1° premio, Alberto
Arletti con il
racconto Materia da
folli o da poeti, Eugenio
De Signoribus con
la poesia La fólgore
di San Gimignano, Ettore
Baraldi e
Patrizia Ferrando,
alla pari, con il poemetto
Portatori di saluti
e con il racconto Al
buio non si trova,
Francesco Camerini e Marco
Giovenale, ancora
alla pari, rispettivamente
con il racconto Terre
rosse e con le liriche
di Quattro inverni senesi,
e Valentino Ronchi,
con la suite poetica Giugno
Vadese.
La serata conclusiva
di sabato 10 giugno 2006
La premiazione di Claudio
Magris e degli
autori vincitori
per l’inedito
avrà luogo sabato
10 giugno 2006, ore 21,
presso il Ridotto
del Teatro del Popolo di
Castelfiorentino,
Piazza Gramsci.
La serata, alla quale interverranno
il Sindaco di Castelfiorentino
Laura Cantini,
l’Assessore alla Cultura
Sergio Mazzini
e il Presidente della Banca
di Credito Cooperativo di
Cambiano Paolo Regini,
sarà condotta da
Marco Marchi.
I testi di Claudio
Magris e degli
altri scrittori premiati
saranno letti dall’attrice
Laura Mazzi.
Oltre alla proclamazione
di vincitore e segnalati
per l’inedito sul
tradizionale, specifico
e connotante tema toscano,
è previsto quest’anno
– è una novità
dell’VIII edizione
– il conferimento
di originali diplomi
d’iscrizione alla
«Libera Scuola del
Premio».
Tali diplomi sono riservati
a poeti e scrittori di Castelfiorentino
e dell’area valdelsana
la cui attività,
valutata meritevole, ha
trovato nel Premio e nella
sua storia un accredito
e un ideale punto di riferimento.
Nel corso della serata saranno
inoltre ufficialmente presentati
e consegnati agli autori
risultati vincitore e segnalati
nel 2005 gli Atti
della VII edizione del Premio:
un libro dal titolo Giugno
Vadese e altri
testi, una copia del quale
sarà data in omaggio
a tutti i partecipanti alla
serata.
L’ingresso alla manifestazione
è gratuito e aperto
a tutti. Per informazioni:
tel. 0571-631731 e 338-4293724
- www.premioletterariocastelfiorentino.it
|
 |
«Aspettando il Premio
2006» |
È
un Omaggio a Pier
Paolo Pasolini
scandito in due momenti
contigui e tra loro complementari
il tema di «Aspettando
il Premio 2006»
dal titolo La poesia
e le sue forme.
Due iniziative tese a ricordare
Pasolini soprattutto attraverso
la poesia, nella convinzione
che ancor oggi, a trent’anni
di distanza dalla sua tragica
scomparsa, i suoi versi
conservino una rara forza
espressiva e un’originalità
linguistica tali da collocarlo
fra i più importanti autori
del Novecento.
Tutto l’itinerario artistico
e intellettuale di Pasolini
muove dalla poesia. Per
questo si inizierà con La
parola che vive,
serata durante la quale
alla testimonianza di due
giovani e accreditati poeti
d’oggi, Paolo Maccari
e Giacomo Trinci,
farà seguito la lettura
di testi poetici di Pasolini
stesso dal titolo «E
scrissi subito dei versi»
(I prati bianchi)
per la voce dell’attore
dell’Accademia Nazionale
Silvio D’Amico di Roma Francesco
Manetti, con musiche
di Bach per violoncello
eseguite da Valeria
Brunelli della
Scuola di Musica di Fiesole.
Il testo scenico, criticamente
elaborato da Marco
Marchi nei termini
di una sintetica e suggestiva
antologia-spettacolo, è
già stato presentato
con successo a Carpi (Sala
dei Mori, Palazzo dei Pio,
8 novembre 2005) e a Firenze
(Sala Ferri del Gabinetto
G.P. Vieusseux, Palazzo
Strozzi, 20 dicembre 2005).
A una fortissima vocazione
di poeta hanno fatto poi
riscontro in Pasolini, com’è
noto, altre «forme
della poesia»,
non solo squisitamente letterarie,
all’interno delle quali
il cinema riveste senza
dubbio un ruolo essenziale.
Si è così pensato di proporre
come secondo momento di
questo omaggio-riflessione,
nella magnifica cornice
della restaurata Chiesa
di San Francesco e con il
ricordo di un testimone
della Pro Civitate Christiana
di Assisi dove l’idea del
film nacque, alla proiezione
– a cura del Cineclub Angelo
Azzurro – del capolavoro
cinematografico di Pasolini
Il Vangelo secondo
Matteo (Raccontare Gesù) .
Il programma, ideato e curato
da Marco Marchi,
cui spetterà come di consueto
anche la conduzione degli
incontri, si annuncia particolarmente
ricco e stimolante.
Promossi dal Comune di Castelfiorentino
e dalla Banca di Credito
Cooperativo di Cambiano,
gli incontri si terranno
rispettivamente al Ridotto
del Teatro del Popolo, Piazza
Gramsci, venerdì 24 marzo
alle ore 21, e nella Chiesa
di San Francesco, Piazza
Ulivelli, domenica 2 aprile
alle ore 16.
Vi parteciperanno il Sindaco
Laura Cantini,
Paolo Regini,
Presidente della Banca di
Credito Cooperativo di Cambiano,
i poeti Paolo Maccari
e Giacomo Trinci,
l’attore Francesco
Manetti e la violoncellista
Valeria Brunelli;
e, nell’ambito del secondo
incontro, Sergio
Mazzini, Assessore
alla Cultura, Don
Marco Viola, Proposto
di Castelfiorentino, Francesco
Bosio, Direttore
generale della Banca di
Credito Cooperativo di Cambiano
e Marco Marchini,
Presidente della Pro Civitate
Christiana di Assisi.
L’ingresso è gratuito e
aperto a tutti.
Per informazioni: tel. 0571-631731
e 338-4293724
|
 |
Premio Letterario Castelfiorentino
2005 |
Il
«Premio speciale 2005»
a Tonino Guerra |
È Tonino
Guerra il vincitore
del «Premio speciale»
della VII edizione del Premio
Letterario Castelfiorentino
di Poesia e Narrativa 2005.
La premiazione, contestualmente
alla proclamazione dei vincitori
per l'inedito e all'assegnazione
dei premi relativi, avrà
luogo sabato 11
giugno 2005, ore 21, presso
il Ridotto del Teatro del
Popolo di Castelfiorentino,
Piazza Gramsci.
Poeta e scrittore, autore
per il cinema e artista
multiforme, Tonino
Guerra è
nato a Santarcangelo di
Romagna nel 1920. Comincia
a scrivere poesie in dialetto
romagnolo durante la prigionia
nel campo di concentramento
di Troisdorf, in Germania.
Le poesie vengono poi raccolte
nel volume I scarabocc,
del 1946, con prefazione
di Carlo Bo. Esordisce quindi
come scrittore nei celebri
Gettoni diretti
da Vittorini per Einaudi.
All'inizio degli anni Cinquanta
Guerra soggiorna a più
riprese a Roma, dove si
stabilisce nel 1953. Nella
casa del pittore Lorenzo
Vespignani, divenuto suo
amico, conosce Elio Petri,
Giuseppe De Santis (con
cui debutta come soggettista
in Uomini e lupi
nel 1957) e Aglauco Casadio
(con lui, due anni dopo,
è sceneggiatore di
Un ettaro di cielo ).
Risale alla fine degli anni
Cinquanta l'incontro decisivo
con Michelangelo Antonioni:
a partire da L'Avventura
(1960), Guerra collaborerà
alla realizzazione di quasi
tutti i suoi film.
Da allora in poi i più
prestigiosi registi italiani
e stranieri si sono avvalsi
della sua preziosa, apprezzatissima
e presto internazionalmente
nota esperienza di sceneggiatore:
tra di essi Vittorio De
Sica, Mario Monicelli, i
fratelli Taviani, Rosi,
Tarkovskij, Fellini (fondamentale
il contributo fornito da
Guerra ad Amarcord,
inno poetico alla «romagnolità»,
vincitore dell'Oscar), Wenders
e Angelopoulos (con il quale
nel 1998 ha vinto la Palma
d'oro a Cannes per il film
L'eternità e
un giorno ).
Come poeta e come narratore
e diarista ha al suo attivo
molti libri. Ha pubblicato
per Bompiani dal 1967 al
1978 L'equilibrio,
L'uomo parallelo,
I cento uccelli,
Il polverone ;
più di recente, per
Maggioli, Il miele,
L'aquilone, Una favola
senza tempo (del 1982,
in collaborazione con Antonioni),
il poema La capanna,
Il viaggio, Il
libro delle chiese abbandonate,
L'orto d'Eliseo,
e per altri editori L'albero
dell'acqua e Piove
sul diluvio . Tutta
la sua opera poetica in
dialetto è stata
raccolta per la prima volta
da Rizzoli nel 1972 ( I
Bu, con un saggio di
Gianfranco Contini).
Dalla fine degli anni Ottanta
Tonino Guerra vive e lavora
a Pennabilli, centro del
Montefeltro dove ha dato
vita ad originalissime installazioni
artistiche denominate I
luoghi dell'anima :
giardini-museo e mostre
permanenti tra cui si ricordano
l' Orto dei frutti dimenticati,
il Rifugio delle Madonne
abbandonate, la Strada
delle meridiane, il
Santuario dei pensieri,
l' Angelo coi baffi,
il Giardino pietrificato.
Il
«Premio Letterario
Castelfiorentino»
Posto sotto l' Alto
Patronato del Presidente
della Repubblica
e con il Patrocinio
della Regione Toscana e
della Provincia di Firenze,
il Premio Letterario Castelfiorentino,
giunto oggi alla sua VII
edizione, è organizzato
dal Comune di Castelfiorentino-Assessorato
alla Cultura, la
Banca di Credito
Cooperativo di Cambiano,
il Comitato attività
promozionali «Per
Castello»,
la Confederazione
Nazionale Misericordie
d'Italia e l'
Associazione Toscana
per la Lotta contro la fibrosi
cistica . La sua
giuria è composta
da Marco Marchi
(presidente),
Sandra Landi,
Nicoletta Mainardi,
Sergio Mazzini,
Maria Sabrina Titone,
Giacomo Trinci,
Paolo Marini
(segretario).
Vincitori del «Premio
speciale» del «Castelfiorentino»
nelle precedenti edizioni
sono stati Mario
Luzi, Maria Luisa Spaziani,
Edoardo
Sanguineti e Dacia
Maraini, mentre,
ancora dal 2001 al 2004,
nella sezione inediti sul
tema In Toscana: storie
e impressioni si sono
affermati, conseguendo il
1° premio, Alberto
Arletti con il
racconto Materia da
folli o da poeti, Eugenio
De Signoribus
con il componimento poetico
La fólgore di
San Gimignano, Ettore
Baraldi e Patrizia
Ferrando con il
poemetto in versi Portatori
di saluti e con il
racconto Al buio non
si trova e, ancora
alla pari, Francesco
Camerini e Marco
Giovenale, rispettivamente
con il racconto Terre
rosse e con le liriche
di Quattro inverni senesi.
La serata conclusiva di
sabato 11 giugno 2005
La premiazione di Tonino
Guerra e degli
autori vincitori
per l'inedito
avrà luogo sabato
11 giugno 2005, ore 21,
presso il Ridotto del Teatro
del Popolo di Castelfiorentino,
Piazza Gramsci.
La serata, alla quale interverranno
il Sindaco di Castelfiorentino
Laura Cantini,
l'Assessore alla Cultura
Sergio Mazzini
e il Presidente della Banca
di Credito Cooperativo di
Cambiano Paolo
Regini, sarà
condotta da Marco
Marchi . I testi
di Tonino Guerra
e degli altri
scrittori premiati saranno
letti dagli attori Laura
Mazzi e Francesco
Manetti.
Nel corso della serata saranno
inoltre ufficialmente presentati
e consegnati agli autori
risultati vincitori e segnalati
nel 2004 gli Atti
della VI edizione del Premio:
un libro dal titolo
Terre rosse, Quattro
inverni senesi e altri testi , una copia
del quale sarà data
in omaggio a tutti i partecipanti
alla serata.
L'ingresso alla manifestazione
è gratuito e aperto
a tutti.
Per informazioni: tel. 0571-631731
e 338-4293724
|
 |
«Aspettando il Premio
2005» |
È
la scrittura l'elemento protagonistico
che lega i due incontri di
«Aspettando il Premio 2005»
intitolati Memoria
e poesia.
Con «Quel giorno...».
Castello racconta
- presentazione del volume
di Wallis Lettori «Castelfiorentino,
23 luglio 1944. Dalla Guerra
alla Libertà» - le voci della
memoria di una città, sapientemente
sollecitate e raccolte in
un libro, compongono una preziosa,
indelebile testimonianza corale
che dal drammatico vissuto
di un'epoca rifrange i suoi
significati sull'oggi. Analogamente,
testimoniando Io scrivo
poesie e affidandosi
alla scrittura, quanti credono
alle parole della poesia nel
mondo d'oggi rinsaldano fiducie
nella continuità di valori
umani essenziali e resistenti,
e tra essi - di nuovo tra
libertà individuale e libertà
collettiva, passato e futuro
- quello dell'espressione.
Il programma, ideato e curato
da Marco Marchi,
cui spetterà come di consueto
anche la conduzione delle
due serate, si annuncia ricco
e stimolante.
Promossi dal Comune di Castelfiorentino
e dalla Banca di Credito Cooperativo
di Cambiano in collaborazione
con l'Istituto superiore F.
Enriques, gli incontri si
terranno al Ridotto del Teatro
del Popolo, Piazza Gramsci,
domenica 6 marzo alle ore
16 e venerdì 1 aprile alle
ore 21.
Vi parteciperanno il Sindaco
Laura Cantini,
Sergio Mazzini,
Assessore alla Cultura, Paolo
Regini, Presidente
della Banca di Credito Cooperativo
di Cambiano, Wallis
Lettori, scrittore,
Benedetta Livi, critico
letterario e l'attore Salvatore
Palombi; e i poeti
Federico Berlincioni,
Mariella Bettarini,
Elisa Biagini,
Massimo Gezzi,
Giacomo Trinci
e quanti, a Castelfiorentino
e altrove, scrivono poesie,
Giancarla Armano,
Responsabile della Biblioteca
Comunale Vallesiana, e Francesco
Bosio, Direttore
generale della Banca di Credito
Cooperativo di Cambiano.
L'ingresso è aperto
a tutti.
Per informazioni: tel. 0571-631731
e 338-4293724. |
 |
La scomparsa di Mario
Luzi |
Il Premio Letterario Castelfiorentino
piange la scomparsa di Mario
Luzi, poeta sommo,
suo insigne Premio speciale
2001, prestigioso inauguratore
dell'"Albo d'oro" dei premi
alla carriera.
Lo fa riproponendo i versi
della bellissima poesia
che Luzi stesso lesse per
noi la sera del 16 giugno
2001 e con un ricordo.
Grazie, Mario: non ti dimenticheremo,
lo sai. |
 |
A Dacia: il premio e «Strada» |
Vincitrice
del Premio speciale del Premio
Letterario Castelfiorentino
2004 e impossibilitata per
gravi motivi familiari ad
essere presente alla serata
conclusiva del 20 giugno scorso,
Dacia Maraini
sarà a Castelfiorentino
per la consegna ufficiale
del premio domenica
5 dicembre 2004.
L'incontro, condotto da Marco
Marchi, presidente del Premio,
avrà luogo al
Ridotto del Teatro del Popolo,
Piazza Gramsci, ore 21,15.
Vi parteciperanno il sindaco
Laura Cantini, l'assessore
alla Cultura Sergio Mazzini
e il presidente della Banca
di Credito Cooperativo di
Cambiano Paolo Regini.
Farà seguito, nell'ambito
della Stagione teatrale 2004-2005
del Ridotto del Teatro del
Popolo di Castelfiorentino,
lo spettacolo Strada
, testo e regia
di Dacia Maraini, con Monica
Guazzini, Giuseppe Moretti
e Vincenzo Preziosa.
L'ingresso è aperto
a tutti.
Per informazioni: tel. 0571-631731
e 338-4293724. |
 |
«Premio
Letterario Castelfiorentino
2004» |
Il
«Premio speciale 2004»
a Dacia Maraini |
|
È Dacia Maraini
la vincitrice del «Premio
speciale» della VI edizione
del Premio Letterario Castelfiorentino
di Poesia e Narrativa 2004. La
premiazione, contestualmente alla
proclamazione dei vincitori per
l’inedito e all’assegnazione
dei premi relativi, avrà
luogo nel corso della serata conclusiva
di sabato 12 giugno 2004,
ore 21, presso il Ridotto del
Teatro del Popolo di Castelfiorentino,
Piazza Gramsci.
Nata a Firenze ma vissuta in Giappone,
a Palermo e poi a Roma, narratrice,
poetessa, autrice di testi per
il teatro, saggista e giornalista,
Dacia Maraini
ha costituito una presenza poliedrica
e di assoluto rilievo del nostro
secondo Novecento, esplorando
costantemente, nei diversi generi
di scrittura da lei praticati,
la condizione della donna nella
società contemporanea.
Dai suoi primi romanzi La vacanza
(1962) e L’età del
malessere (1963), a Storia di
Piera (scritto con Piera degli
Esposti, 1980), all’internazionalmente
noto ed apprezzato La lunga vita
di Marianna Ucrìa (1990),
la scrittura al femminile della
Maraini rappresenta la coscienza
di un disagio cui si annette valore
conoscitivo.
Incentrata sui temi della sopraffazione
e dell’alienazione dei sentimenti,
tappa ineludibile del processo
di emancipazione e liberazione
della donna, l’opera narrativa
della Maraini presta motivi e
forme personalissimi ad una letteratura
della modernità gestita
tra autobiografia e memoria, vita
e cultura. Così, il gusto
della rievocazione storico-memoriale
si incontra e si alterna nelle
sue pagine con l’inchiesta
realistica sul presente, nella
prospettiva di un’unica
ed unitaria “educazione
al mondo” trasgressiva di
norme e convenzioni.
Alle ragioni dell’impegno
civile subentra parallelamente
in poesia la necessità
di ricostruire per sparsi e isolati
frammenti una propria autobiografia,
venendo qui di preferenza allo
scoperto la “formica instancabile”,
viaggiatrice per destino e per
vocazione, quale la scrittrice
si autodefinisce nella prefazione
all’antologia Se amando
troppo (1998), una selezione dei
suoi testi in versi da Crudeltà
all’aria aperta (1966) alle
raccolte degli anni Ottanta e
Novanta Dimenticato di dimenticare
e Viaggiando con passo di volpe.
Da segnalare infine una cospicua
produzione per il teatro –
raccolta nei due volumi di Fare
il teatro (2000) e culminante
in Maria Stuarda –, dapprima
espressamente dedicata a tematiche
di tipo femminista, in seguito
approdata agli spazi della riflessione
esistenziale.
Il «Premio
Letterario Castelfiorentino»
Posto sotto l' Alto Patronato
del Presidente della Repubblica
e con il Patrocinio
della Regione Toscana e della
Provincia di Firenze,
il Premio Letterario Castelfiorentino,
giunto oggi alla sua VI edizione,
è organizzato dal Comune
di Castelfiorentino-Assessorato
alla Cultura, la Banca
di Credito Cooperativo
di Cambiano, il Comitato
attività promozionali «Per
Castello», la Confederazione
Nazionale Misericordie
d'Italia e l' Associazione
Toscana per la Lotta contro la
fibrosi cistica . La
sua giuria è composta da
Marco Marchi
(presidente), Sandra Landi,
Nicoletta Mainardi,
Sergio Mazzini,
Maria Sabrina Titone,
Giacomo Trinci, Paolo
Marini (segretario).
Vincitori del «Premio speciale»
del «Castelfiorentino»
nelle precedenti edizioni sono
stati Mario Luzi, Maria
Luisa Spaziani e Edoardo
Sanguineti mentre, ancora
nel 2001, nel 2002 e nel 2003,
nella sezione inediti sul tema
In Toscana: storie e impressioni si sono rispettivamente
affermati, conseguendo il 1°
premio, Alberto Arletti
con il racconto Materia
da folli o da poeti, Eugenio
De Signoribus con il
componimento poetico La fólgore
di San Gimignano, Ettore
Baraldi e Patrizia
Ferrando, alla pari,
rispettivamente con il poemetto
in versi Portatori di saluti
e con il racconto Al
buio non si trova .
La serata
conclusiva di sabato 12 giugno
2004
La premiazione di Dacia
Maraini e degli autori
vincitori per l'inedito
avrà luogo sabato
12 giugno 2004, ore 21, presso
il Ridotto del Teatro del Popolo
di Castelfiorentino,
Piazza Gramsci.
La serata, cui interverranno il
Sindaco di Castelfiorentino Laura
Cantini, l'Assessore
alla Cultura Sergio Mazzini
e il Presidente della
Banca di Credito Cooperativo di
Cambiano Paolo Regini,
sarà condotta da Marco
Marchi . I testi di Dacia
Maraini e degli scrittori premiati
saranno letti dall'attrice Laura
Mazzi.
Nel corso della serata saranno
inoltre ufficialmente presentati
e consegnati agli autori risultati
vincitori e segnalati nel 2003
gli Atti della V edizione
del Premio : un
libro dal titolo Portatori
di saluti, Al buio non si trova
e altri testi ,
una copia del quale sarà
data in omaggio a tutti i partecipanti
alla serata.
L'ingresso alla manifestazione
è gratuito e aperto a tutti.
Per informazioni: tel. 0571-631731
e 338-4293724
|
 |
«Buio sangue»,
una lettera di Luzi e il nuovo
bando |
|
|
Ha riscosso grande successo la lettura-spettacolo
delle poesie civili di Mario Luzi Buio
sangue per la voce di Maria Cassi, a inaugurazione
del ciclo di incontri «Aspettando
il Premio 2004» dedicato a I poeti
e la Storia (Castelfiorentino, Ridotto
del Teatro del Popolo, 10 febbraio 2004).
Unica nota di rammarico nel clima singolarmente
fervido e partecipato venutosi a creare
grazie all’altissima poesia di Luzi
e alla bravura dell’interprete,
la mancata presenza del Poeta. Mario Luzi,
però, da vero amico di Castelfiorentino,
memore della strepitosa serata del 16
giugno 2001 nel corso della quale, festeggiatissimo,
gli fu conferito il Premio speciale, ha
fatto pervenire al sindaco Laura Cantini
e a tutta la cittadinanza un suo vibrante,
straordinario messaggio di saluto.
«Gentile e cara Sindaco –
ha scritto Mario Luzi –, il tuo
richiamo è commovente; il ricordo
della cordialità benevola e affettuosa
di Castelfiorentino è un vero conforto,
ma ti avranno riferito qualcosa sulle
mie condizioni di salute che già
precarie si sono complicate per un recentissimo
intervento dermatologico. Mi sento in
questi giorni debolissimo e sono dunque
costretto a rinunziare all’”abbraccio”
dei tuoi concittadini. Con dispiacere,
con una sottile angoscia. Ma voi avete
la fortuna di poter contare sull’opera
di Marco Marchi e non credo che vi farà
rimpiangere la mia assenza. Sarò
idealmente ed affettivamente con voi.
E intanto esprimo un augurio comune per
la riuscita della serata. A un prossimo
incontro, e un urrah per tutti i presenti».
I poeti e la Storia continua, secondo
programma, all’Auditorium dell’Istituto
superiore F. Enriques (incontri su Ungaretti,
Montale e Pasolini, dal 16 febbraio al
15 marzo), e intanto è uscito il
nuovo bando del Premio Letterario Castelfiorentino,
giunto quest’anno alla sua sesta
edizione. La serata conclusiva di premiazione
è già fissata per sabato
12 giugno 2004. |
 |
Aspettando… «Aspettando
il Premio 2004» |
|
La
poesia, lungi dal costituire un’esperienza
«distante», sufficientemente
al riparo e in sospetto di solipsismo
ed astrazione, vive in maniera profonda
nella Storia: dalla Storia nasce e alla
Storia ritorna con le sue registrazioni
e i suoi affondi, con la sua poliedricità
di messaggio libero e interrogante, con
le sue testimonianze di valore profetico,
i suoi rammarichi, le sue ferme denunce,
le sue speranze.
I poeti e la Storia è il tema dei
quattro incontri che a partire dal 10
febbraio prossimo costituiranno le manifestazioni
di «Aspettando il Premio 2004»
promosse dal Comune di Castelfiorentino
e dalla Banca di Credito Cooperativo di
Cambiano. Il programma, ideato da Marco
Marchi e realizzato in collaborazione
con l’Istituto superiore F. Enriques,
si annuncia particolarmente articolato
e interessante, scandito dai nomi di veri
e propri classici del Novecento quali
Luzi, Ungaretti, Montale e Pasolini. Interventi
critici, letture di testi, filmati, scritture,
mostre di libri e, ad apertura del ciclo,
il 10 febbraio 2004 appunto, al Ridotto
del Teatro del Popolo e alla presenza
del Poeta, uno spettacolo teatrale dal
titolo Buio sangue dedicato alle poesie
civili di Mario Luzi, affidato alla voce
e all’intensa interpretazione di
Maria Cassi.
L’opera di quattro grandi poeti
per ricordarci, in un mondo violentemente
lacerato da divisioni e da conflitti,
il possibile ricongiungimento a un unitario
destino dell’uomo: al senso di una
vicenda comune, di un’unica creazione
che, non cedendo una volta per sempre
al silenzio e alla morte, continua.
|
 |
«Premio
Letterario Castelfiorentino 2003» |
Il
«Premio speciale 2003» a Edoardo
Sanguineti |
|
È Edoardo
Sanguineti il vincitore del «Premio
speciale» della V edizione del Premio
Letterario Castelfiorentino di Poesia e Narrativa
2003. La premiazione, contestualmente alla
proclamazione dei vincitori per l’inedito
e all’assegnazione di premi relativi,
avrà luogo nel corso della serata conclusiva
di sabato 14 giugno
2003, ore 21, presso il Ridotto del Teatro
del Popolo di Castelfiorentino, Piazza Gramsci.
Poeta e scrittore, saggista e intellettuale
internazionalmente noto, Edoardo
Sanguineti è figura di spicco
della letteratura italiana contemporanea.
Nato a Genova nel 1930, storico esponente
della neoavanguardia e del Gruppo 63, l’autore
ha attraversato il secondo Novecento fornendo
dapprima un’ampia e teoricamente sostenuta
produzione in versi il cui linguaggio sperimentalistico,
commisto e dissolto, registra la crisi dell’ideologia
borghese (Laborintus, 1956; Triperuno, 1960;
Wirrwarr, 1972). Si è poi progressivamente
rivolto, con esiti originalissimi, a una più
affabile e comunicativa poesia impostata su
registri ironico-parodici, di genere colloquiale
e diaristico (Postkarten, 1978; Stracciafoglio,
1980; Scartabello, 1981; Alfabeto apocalittico,
1984; fino al compendiario Il gatto lupesco,
che presenta la sua opera in versi dal 1982
al 2001).
Docente universitario, deputato parlamentare
eletto nelle liste del PCI nel 1979, autore
di opere narrative e per il teatro, traduttore,
acuto critico militante e giornalista, Sanguineti
ha collaborato nel corso degli anni con artisti
(Enrico Baj), musicisti (Luciano Berio, per
il quale ha scritto libretti), registi teatrali
e cinematografici (Luca Ronconi, Andrea Liberovici,
Ennio De Dominicis).
Tra i suoi numerosi e sempre rilevanti contributi
di tipo critico-letterario si ricordano gli
studi dedicati a Dante e a Boccaccio, le indagini
di Tra liberty e crepuscolarismo e Ideologia
e linguaggio, il saggio monografico Guido
Gozzano, l’antologia einuadiana del
1969 Poesia italiana del Novecento, il recente
Il chierico organico. Scritture e intellettuali
edito da Feltrinelli (2000).
Il «Premio Letterario
Castelfiorentino»
Posto sotto l’Alto
Patronato del Presidente della Repubblica
e con il Patrocinio
della Regione Toscana e della Provincia di
Firenze, il Premio Letterario Castelfiorentino,
giunto oggi alla sua V edizione, è
organizzato dal Comune
di Castelfiorentino-Assessorato alla Cultura,
la Banca di Credito
Cooperativo di Cambiano, il Comitato
attività promozionali «Per Castello»,
la Confederazione
Nazionale Misericordie d’Italia
e l’Associazione
Toscana per la Lotta contro la fibrosi cistica.
La sua giuria è composta da Marco
Marchi (presidente),
Sandra Landi, Nicoletta Mainardi, Sergio Mazzini,
Maria Sabrina Titone, Giacomo Trinci,
Paolo Marini
(segretario).
Vincitori del «Premio speciale»
del «Castelfiorentino» nelle precedenti
edizioni sono stati Mario
Luzi e Maria Luisa Spaziani, mentre,
ancora nel 2001 e nel 2002, nella sezione
inediti sul tema In Toscana: storie e
impressioni si sono rispettivamente affermati,
conseguendo il 1° premio, Alberto
Arletti con il racconto Materia
da folli o da poeti ed Eugenio
De Signoribus con il componimento poetico
La fólgore di San Gimignano.
La
serata conclusiva di sabato 14 giugno 2003
La premiazione di Edoardo
Sanguineti e degli autori
vincitori per l’inedito avrà
luogo sabato 14 giugno
2003, ore 21, presso il Ridotto del Teatro
del Popolo di Castelfiorentino, Piazza
Gramsci.
La serata, cui interverranno tra gli altri
il Sindaco di Castelfiorentino Laura
Cantini, l’Assessore alla Cultura
Sergio Mazzini
e il Presidente della Banca di Credito Cooperativo
di Cambiano Paolo
Regini, sarà condotta da Marco
Marchi. I testi degli scrittori premiati
saranno letti dall’attore Massimo
Salvianti.
Nel corso della serata saranno inoltre presentati
e ufficialmente consegnati agli autori risultati
vincitori e segnalati nel 2002 gli Atti
della IV edizione del Premio: un volume dal
titolo La fólgore di San Gimignano
e altri testi, una copia del quale
sarà offerta in ricordo a tutti i partecipanti
alla serata.
L’ingresso alla manifestazione è
gratuito e aperto a tutti. Per informazioni:
tel. 0571-631731 e 338-4293724
|
 |
«Nel
paese di mio padre» |
|
Il
quarto ed ultimo appuntamento dello special
tozziano di «Aspettando il Premio 2003»
– uno spettacolo teatrale – avrà
luogo mercoledì 9 aprile 2003, alle ore
21, al Ridotto del Teatro del Popolo di Castelfiorentino
(piazza Gramsci). « C’era una
persona che veniva a parlare con mio padre e
con mia madre, e io non sapevo chi fosse. Io
non sentivo né meno il desiderio di salutarla.
L’ho rivista per mesi di seguito, e nessuno
me n’ha mai detto niente. Alla fine, ho
sentito il desiderio di escire tutte le volte
che entrava. Quando la incontravo in strada,
fingevo di non conoscerla affatto. E quando
una volta mi fermò, per domandarmi se
mio padre era in casa, io ho sentito, all’improvviso,
una immensa amicizia».
Così inizia il suggestivo testo scenico
tozziano Nel paese di mio padre scritto da Marco
Marchi – curatore del «Meridiano»
delle Opere dello scrittore senese edito da
Mondadori, e già autore di Io non so
quel che porto per Piera degli Esposti –
presentato per la prima volta con grande successo
di pubblico a Pari (Comune di Civitella Paganico),
in Maremma, nel piccolo paese natale del padre
di Federigo Tozzi, Federigo Tozzi anch’egli
(6 luglio 2002, nell’ambito delle iniziative
di «Siena per Tozzi»).
Con Nel paese di mio padre si va al cuore della
poetica di Tozzi, uno dei massimi esponenti
della letteratura italiana del Novecento: il
conflittuale rapporto con quel dispotico, invasivo
e crudelmente persecutorio «padre-padrone»
che è insieme il veterotestamentario
Dio di Tozzi e il cangiante, imprendibile «altro
io» di una psicologia del profondo modernamente
auscultata e indagata.
Riuscirà Federigo Tozzi a riconciliarsi
con se stesso e con il mondo, a ricongiungersi
alle sue «analfabetiche progeniture»,
a ritrovare finalmente colui che odia e invoca,
e di cui dice – scrivendo la sua opera
tragica e formidabile, e forse proprio a lui
dedicandola – «Passare tra le case,
cercandoti anche nell’aria, tra queste
case sorrette dalle loro ombre come se fossero
lunghi puntelli…»?
La lettura-spettacolo, registicamente curata
da Marchi stesso e corredata di musiche di Paul
Hindemith, vede protagonisti – secondo
il cast originario del debutto – tre giovani
e bravissimi attori dell’Accademia Nazionale
d’Arte drammatica «Silvio d’Amico»
di Roma (Manuela Congia, Francesco Manetti,
Roberto Salemi), affiancati dall’altrettanto
giovane e brava violoncellista della Scuola
di Musica di Fiesole Valeria Brunelli.
L’ingresso alla manifestazione è
gratuito e aperto a tutti.
|
|
Siamo agli inizi del secolo scorso. Durante
uno dei suoi viaggi in treno da Siena a Firenze,
Federigo Tozzi vede dal finestrino un paese.
Essendo uno scrittore, annota con suggestiva
efficacia nel taccuino che porta con sé:
«Castel Fiorentino, bianco nel sole, sul
fianco di un poggetto rotondo. Le case sembrano
una processione a due file che salga per varcare
di là, condotta ciascuna da due campanili».
Poi Tozzi diventa un Maestro della letteratura
italiana del Novecento, e quel Castelfiorentino
citato, entrato così a far parte della
sua opera straordinaria, decide oggi di rendergli
omaggio, dedicandogli una serie di incontri
e iniziative.
L’opera di Federigo Tozzi è
il tema dei quattro incontri che, a partire
dal 20 febbraio prossimo, costituiranno le
manifestazioni di «Aspettando il Premio
2003». Il programma, di carattere monografico,
si presenta particolarmente articolato e ricco
di proposte. Immagini e testimonianze, interventi
critici, dibattiti, letture di testi, scritture,
una mostra di libri e, a conclusione del ciclo,
il 9 aprile, uno spettacolo teatrale: occasioni
per conoscere, approfondire e apprezzare compiutamente
la grande narrativa di Tozzi.
Con la partecipazione di
Silvia Tozzi, Federico Berlincioni, Valeria
Brunelli, Manuela Congia,
Delia Garofano, Benedetta Livi, Nicoletta
Mainardi, Francesco Manetti,
Roberto Salemi, Maria Sabrina Titone, Giacomo
Trinci
Il senese e toscano Federigo Tozzi appare
sempre di più rappresentante di spicco
del romanzo italiano del Novecento: quel «romanzo
interrogativo» in chiave psicologica
pionieristicamente coltivato in parallelo
da Svevo e Pirandello, che sigla modernità
e centralità di esperienze tra loro
diversissime ma convergenti, di portata europea.
«Se si pensa – come ha affermato
di recente Mario Luzi – che Tozzi ha
scritto tutto in pochi anni, lasciandoci tre
o quattro capolavori, c’è da
chiedersi chi abbia fatto altrettanto. Nessun
altro».
Promossi dal Comune di Castelfiorentino-Assessorato
alla Cultura e dalla Banca di Credito Cooperativo
di Cambiano e realizzati in collaborazione
con l’Istituto superiore F. Enriques,
gli incontri di Aspettando il Premio 2003
mirano a rafforzare il raccordo tra il Premio
Letterario di Poesia e Narrativa (giunto ormai
alla sua V edizione) e il territorio in cui
è nato e si è sviluppato, indirizzandosi
nel contempo alla scuola e a tutto un pubblico
di interessati.
Ideati e condotti da Marco Marchi, docente
di Letteratura italiana alla Facoltà
di Lettere di Firenze e Presidente del Premio,
gli incontri intendono inoltre valorizzare
e concretamente promuovere presso il pubblico
cittadino il contributo culturale di prim’ordine
offerto da studiosi tozziani e da personalità
variamente collegate alla storia del Premio
stesso, secondo un bagaglio di risorse interno
validissimo, questa volta applicato assieme
a un testimone d’eccezione quale Silvia
Tozzi, la nipote del grande Federigo, all’opera
di uno dei più significativi e rilevanti
scrittori italiani del Novecento.
Gli incontri, cronologicamente distribuiti
tra il 20 febbraio e il 9 aprile 2003, si
svolgeranno in due diversi spazi cittadini:
al Ridotto del Teatro del Popolo (che ospiterà
la prima e l’ultima serata) e all’Auditorium
dell’Istituto superiore F. Enriques.
L’ingresso ad ogni manifestazione del
ciclo è gratuito e aperto a tutti.
Per informazioni e notizie si può telefonare
allo 0571-631731 e al 338-4293724.
|
|
|
|
Federico Berlincioni, il giovanissimo poeta
autore di un libro sorprendente come Il rumore
del silenzio e mascotte del Premio Letterario
Castelfiorentino, continua a mietere successi.
Dopo premi e segnalazioni a numerosi concorsi
nazionali di poesia, sabato 23 novembre 2002
nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio
gli sarà attribuita la medaglia di bronzo
del prestigioso Premio Firenze.
Questo ennesimo riconoscimento invera quanto
su Federico ha dichiarato a suo tempo Marco
Marchi, presidente del Premio Castelfiorentino
e docente universitario di Letteratura italiana:
«Basta sentirlo leggere i suoi versi per
capire che la poesia è per lui una compagna
fedele, una presenza familiare. Più che
abitare con lui, la poesia abita Federico».
Il pubblico del Premio Castelfiorentino e delle
collaterali iniziative di «Aspettando
il Premio» questa prova l’ha fatta,
e a ragione nel sito del Premio (l’indirizzo
è www.premioletterariocastelfiorentino.it)
sono stati accolti alcuni dei suoi ultimi testi
inediti.
|
 |
Il
«Premio speciale 2002» a Maria Luisa
Spaziani |
La
poetessa Maria Luisa Spaziani è la
vincitrice del «Premio speciale»
della IV edizione del Premio Letterario Castelfiorentino
di Poesia e Narrativa 2002. La premiazione
avrà luogo sabato 15 giugno
2002, alle ore 21, presso il Ridotto
del Teatro del Popolo di Castelfiorentino,
Piazza Gramsci. Torinese d’origine,
Maria Luisa Spaziani – una delle voci
femminili più alte e significative
della poesia italiana d’oggi –
vive a Roma. Dopo l’esordio nello «Specchio»
di Mondadori con Le acque del Sabato (1954),
l’autrice ha attraversato il secondo
Novecento con un’ampia ed importante
serie di libri: da Il Gong e L’occhio
del ciclone a Transito con catene,
da Geometria del disordine, La
stella del libero arbitrio ed Epifania
dell’alfabeto al recentissimo,
fresco di stampa La traversata dell’oasi.
Una scelta antologica della sua produzione
in versi è pubblicata negli «Oscar»:
Poesie 1954-1996.
Francesista e docente universitaria, presidente
del «Centro Internazionale Eugenio Montale»
e mitica figura femminile della poesia montaliana
(«la Volpe»), la Spaziani
ha firmato numerose opere saggistiche, traduzioni
(da Flaubert, Ronsard, Racine, Marivaux, la
Yourcenar, Tournier, Goethe, Bellow). Autrice
di teatro, di prose e di racconti (Donne
in poesia, La freccia), ha al suo attivo
un poemetto in ottave di grande risalto su
Giovanna d’Arco (1990). Le
sue poesie sono state tradotte in molte lingue.
Il «Premio Letterario Castelfiorentino»
Sotto l’Alto Patronato del Presidente
della Repubblica e con il Patrocinio della
Regione Toscana e della Provincia di Firenze,
il Premio Letterario Castelfiorentino, giunto
alla sua IV edizione, è organizzato
dal Comune di Castelfiorentino-Assessorato
alla Cultura, la Banca di Credito Cooperativo
di Cambiano, il Comitato attività promozionali
«Per Castello», la Confederazione
Nazionale Misericordie d’Italia e l’Associazione
Toscana per la Lotta contro la fibrosi cistica.
La sua giuria è composta da Marco
Marchi (presidente), Sandra Landi, Nicoletta
Mainardi, Sergio Mazzini, Maria Sabrina Titone,
Giacomo Trinci, Paolo Marini (segretario).
Vincitore del Premio speciale della precedente
edizione è stato Mario Luzi,
mentre, ancora nel 2001, nella sezione inediti
di poesia e narrativa sul tema In Toscana:
storie e impressioni si è affermato,
conseguendo il 1° premio, Alberto
Arletti con il racconto Materia
da folli o da poeti.
La serata conclusiva di sabato 15
giugno 2002
La premiazione di Maria Luisa Spaziani
e degli autori che nel corso della serata
saranno proclamati vincitori per l’inedito
(poesia e narrativa sul tema In Toscana:
storie e impressioni) avrà luogo
sabato 15 giugno 2002, ore 21,
presso il Ridotto del Teatro del Popolo di
Castelfiorentino, Piazza Gramsci. La serata,
cui interverranno tra gli altri il Sindaco
di Castelfiorentino Laura Cantini
e il Presidente della Banca di Credito Cooperativo
di Cambiano Paolo Regini,
sarà condotta da Marco Marchi.
I testi degli scrittori premiati saranno letti
dagli attori Gila Manetti e Massimo
Salvianti.
Nel corso della serata saranno inoltre presentati
e ufficialmente consegnati agli autori risultati
vincitori nel 2001 gli Atti della III edizione
del Premio: un volume dal titolo Materia
da folli o da poeti e altri testi. A
tutto il pubblico presente sarà infine
offerto un prezioso pieghevole-ricordo della
serata conclusiva dell’anno scorso,
con un ritratto fotografico di Mario Luzi
a Castelfiorentino e alcuni versi letti dal
poeta in quella circostanza.
|
|
Ormai affermatosi su scala nazionale e dalla
sua ultima IV edizione posto sotto il prestigioso
Alto Patronato del Presidente della Repubblica,
il Premio Letterario Castelfiorentino ha ora
un suo consultabile sito internet. «È
un’iniziativa importante – dichiara
Marco Marchi, presidente del Premio –:
un momento di conoscenza oggi assolutamente
necessario, indirizzato non solo alla semplice
divulgazione informativa di un bando di concorso
o di notizie legate al Premio e alle manifestazioni
culturali che lo accompagnano, ma soprattutto
alla dinamica costituzione di una storia del
Premio. Una storia che giorno per giorno si
fa, e che è giusto trasmettere a tutti,
stimolando il coinvolgimento, il contributo
partecipativo specialmente giovanile. Al Premio,
infatti, si può adesso anche scrivere,
inviare e-mail, dialogare con esso».
Ecco dunque – grazie alla avveduta lungimiranza
dei promotori e alla generosa disponibilità
della Banca di Credito Cooperativo di Cambiano
– un sito nuovo di zecca, graficamente
moderno ed elegante (lo ha realizzato Verticaltech),
sobrio ed efficiente nelle sue mirate articolazioni
che fin dalla prima pagina si offrono a chi
si collega e consulta., permettendo agili navigazioni
nell’ultima e nelle precedenti edizioni,
come pure nelle fortunate manifestazioni collaterali
di «Aspettando il Premio».
Si incontrano così, pubblicati, i testi
di poesia e narrativa su tema toscano risultati
di anno in anno vincitori, puntuali rassegne
stampa, schede e opere degli autori insigniti
del «premio speciale», e una ricca
serie di immagini fotografiche in cui i protagonisti
e il pubblico delle affollate serate di premiazione
– dal 1999 a oggi, compreso il riuscitissimo
Concorso scuola – si riconoscono, come
in un suggestivo album della memoria tutto da
sfogliare.
Al sito si accede attraverso l’indirizzo
«www.premioletterario castelfiorentino.it»,
ma anche partendo dai siti del Comune e della
Banca, o dai maggiori elenchi in rete di premi
e concorsi letterari nazionali («alice.it,»
e «literary.it», ad esempio), dove
il «Castelfiorentino» risulta ormai
– dopo le vittorie nel settore speciale
di autori come Luzi e la Spaziani, o in quello
dell’inedito di giovani come Trinci, Arletti
e De Signoribus – un premio noto e singolarmente
ambìto.
Anche così Castelfiorentino crea cultura
e dal suo territorio, mettendosi modernamente
«on line», testimoniando e comunicando,
si apre al mondo.
Back
|
|
|
|
|
|